NAVIGHIAMO IN ARNO PER RACCONTARE FIRENZE DALL’ACQUA
DOMENICA 24 SETTEMBRE ORE 16:00 qualche posto ancora libero
Su richiesta e per per gruppi precostituiti, eseguimiamo percorsi a qualunque ora
Faremo un bellissimo percorso sull’Arno
GRUPPI MINIMO 6 PERSONE, MASSIMO 15 PERSONE PER BARCA.
Durante la navigazione racconteremo la storia di Firenze dall’acqua in un’atmosfera da sogno.
La visita NAVIGHIAMO SULL’ ARNO sarà interamente guidata da una nostra guida autorizzata.
La navigazione avrà una durata di un’ora
RITROVO in P.za Mentana Lungarno G. Diaz vicino Ponte alle Grazie 15 minuti prima dell’imbarco
€ 29,00 a persona TUTTO COMPRESO Bambini fino a sei anni gratuito dai 7 anni fino a 12 anni 10,00 euro
Tutti i partecipanti ALLA SERATA NAVIGHIAMO SULL’ ARNO saranno muniti di sistema radio con auricolari per miglior ascolto della guida che spiegherà il percorso.
PRENOTAZIONI OBBLIGATORIE
INVIANDO UN WHATSAPP AL 366 4475991
OPPURE UA MAIL A: visiteguidate@associazionemarginalia.org
Si consigliano scarpe e abbigliamento comodo
L’importanza dell’Arno nella storia
L’Arno nasce sul Monte Falterona, nell’Appennino Tosco-Emiliano. Percorre la Toscana da sud-est a nord-ovest: attraversa il Casentino, il Valdarno superiore, Firenze, il Valdarno inferiore, Pisa e, dopo aver percorso 241 chilometri, sfocia nel Mar Tirreno. Per secoli è stata un’importante via di comunicazione.
Nel Medioevo, l’Arno era usato per il trasporto di legname dei boschi del Casentino, vicino alla sorgente, fino a Firenze, dove era usato nelle costruzioni. Si utilizzavano i “navicelli”, imbarcazioni dal fondo piatto adatte per affrontare le secche estive causate dal regime torrentizio del fiume. Storicamente l’economia di Firenze e della Toscana deve molto all’Arno: i renaioli ne ricavavano la sabbia; i tessitori fiorentini ricorrevano alle sue acque per varie lavorazioni (per esempio il lavaggio della lana). Il fiume si rivelò poi utilissimo per i trasporti fluviali da Empoli a Pisa e da li verso il porto di Livorno.
Oggi i Fiorentini e i visitatori possono navigare sotto i ponti dell’Arno grazie al restauro dei barchetti che i renaioli usavano per estrarre la rena dal fondo del fiume.
SERVISIO FOTOGRAFICO di Silvano Cinelli©







