IN CENTO RIGHE 2022 Concorso Letterario

Cari Scrittori e Scrittrici, siamo finalmente arrivati all’apertura del bando del nostro concorso, che è già arrivato alla sua 4° Edizione 2022!

Lo riassumiamo in breve: In Cento Righe è un concorso di scrittura, a cadenza biennale, rivolto ad autori e autrici maggiorenni, avente come oggetto un testo in prosa di lunghezza non superiore a 100 righe.

Non ci sono limiti per quanto riguarda il tema, potete dare libero sfogo alla vostra fantasia, che sia una tenera storia d’amore, d’avventura, di fantascienza, o un misterioso crime.

I testi saranno valutati dalla nostra fantastica giuria formata da: l

o scrittore Marco Vichi, l’attrice Daniela Morozzi, il consulente editoriale Matteo Faglia e il prof. Davide Casarosa.

Ricordiamo che i testi vincitori, oltre ad avere la motivazione scritta da parte della Giuria, saranno letti presso un’emittente radiofonica cittadina da attori professionisti.

E ora la novità di questa edizione: i racconti vincitori saranno raccolti in un volume pubblicato da Edizioni Effigi.

Non vi sembrano motivi sufficienti per partecipare?

Vi aspettiamo!

SCARICA IL BANDO DI CONCORSO:

SCARICA ISCRIZIONE LIBERATORIA:

I Finalisti del concorso, (dieci in totale) TRE SUL PODIO E SETTE a PARIMERITO SARANNO PREMIATI CON:

una motivazione letteraria personalizzata della giuria.

L’interpretazione in audio lettura eseguita dall’attrice Daniela Morozzi ed altri attori professionisti, in diffusione radiofonica, web radio.

La realizzazione di un libro con i racconti dei 10 racconti finalisti pubblicato da EFFIGI edizioni.

In Giuria:

Il consulente editoriale Matteo Faglia  (presidente) https://www.linkedin.com/in/matteo-faglia-4822654b

L’attrice Daniela Morozzi  (giurata) https://it.wikipedia.org/wiki/Daniela_Morozzi

Lo scrittore Marco Vichi  (giurato) http://www.marcovichi.it/

il professore Davide Casarosa (giurato)

Media Partner per l’iniziativa RADIO CANALE 7 radio web

Radio Canale 7 si può ascoltare in streaming su radiocanale7.it, in tv sul canale 710 del digitale terreste e sulle piattaforme mobili con le appilcazioni tunein.

Il termine ultimo per partecipare al Concorso è il 30 NOVEMBRE 2022

Gli elaborati dovranno pervenire alla seguente mail:

concorsiletterari@associazionemarginalia.org

Per tutte le ulteriori informazioni, potrete contattare la segreteria del Concorso scrivendo a:

concorsiletterari@associazionemarginalia.org

OPPURE a:

info@associazionemarginalia

DOPO UN’ATTENTA LETTURA DA PARTE DELLA GIURIA, RISULTANO VINCITORI E FINALISTI DEL PREMIO I SEGUENTI SCRITTORI DI CUI PUBBLICHIAMO ANCHE LE OPERE:

Si Classifica al Primo Posto:

SOFFITTE CONDOMINIALI DI LAURA VIGNALI 7

Motivazione della Giuria:

Efficacissimo nella lettura ad alta voce, il racconto in chiave tragicomica ci parla di una realtà condominiale che si rivela, diciamo così, piuttosto “allargata”. Uno svelamento giocato molto bene, dal punto di vista narrativo, con un effetto sorpresa che rinforza, nel finale, il tono colloquiale e coinvolgente del testo spiazzando il lettore ma lasciandogli un sorriso divertito sulle labbra. L’autrice rivela grande dimestichezza con gli ingredienti della scrittura, anche solo per la capacità di gestire con credibilità il punto di vista decisamente maschile del protagonista-narratore.

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Al Secondo Posto si classifica

IL SUONO DEL PANE DI STEFANO LUCARELLI

Motivazione della Giuria:

Un racconto di luoghi emozioni e persone, che ci mostra la sottile linea che separa le cose che contano davvero da quelle che non contano davvero. Un presente che si basa su gesti semplici e su sensazioni vere, in contrapposizione ad un lontano mondo reale, caotico, ansiogeno, costituito da forze ingovernabili e sensazioni innaturali. Questo mondo reale che ci attornia tutti, sembra, momentaneamente tenuto a bada in un piccolo eden in un equilibrio morale e psicologico con i protagonisti. Da questo racconto nasce la nostra domanda  se equilibrio può esistere per il mondo intero.

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Al Terzo Posto si classifica

LA SOLITUDINE DEL MINIBAR DI PIERO CONTARDO 

Motivazione della Giuria:

Una scelta sempre interessante, quella di fare di un oggetto il protagonista di una storia, umanizzare i suoi pensieri, per poter esprimere quello che, forse, non si direbbe altrimenti. Il paragone con gli emarginati, i dimenticati ne esce infatti brioso e simpatico e ci permette di ridere con serenità. L’introspezione è affrontata con garbo e umorismo anche nei momenti di rammarico e la costruzione a imbuto è perfetta per dare la velocità e il ritmo necessari.

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RISULTANO A PARI MERITO I SEGUENTI TESTI che pubblichiamo in ordine casuale

IL VASO ROTTO CONTIENE LUCE DI CARLO BRAMANTI

Motivazione Della Giuria:

Un padre, un figlio, e un rapporto che non c’è mai stato, anzi, ancora peggio, un rapporto negativo, originato dall’anaffettività e dalla mancanza di empatia del padre e, per contro, dalla debolezza di carattere del figlio, incapace sia di scardinare la cortina di freddezza che di prenderne le distanze. Poi il passare del tempo, e la vecchiaia del padre, la sua malattia, le parti si invertono, ma rimangono l’ostilità e il ricordo. Solo il pensiero della madre riesce in parte a mitigare tutta l’amarezza, spingendo il figlio a prendersi cura del vecchio padre malato perché, in fondo, anche dal male si può trarre qualcosa di buono. Una scrittura asciutta, reale, uno sguardo impassibile che affonda, come una lama nella carne, che non teme di mostrare il brutto e l’amaro, ma comunque con un fondo di speranza.

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IL TUNNEL DI NIVIO FORTINI

Motivazione della Giuria:

La struttura del testo è costruita con umorismo delizioso e contenuto, che tiene dall’inizio alla fine. La parabola della nascita raccontata direttamente dal protagonista che, non avendo alcun termine di riferimento, deve affidarsi alla sua coscienza acerba, alle uniche cose che vede e sente, metafora di come sarà sempre, anche dopo, nella vita. La scrittura concitata e affannata rende benissimo tutto il pathos del momento, fino alla divertente conclusione.

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ORA E SEMPRE DI PAOLO PULITI

Motivazione della Giuria:

Diverte, ironico e assolutamente attuale il racconto di Paolo Puliti.

L’idea del cane immaginario per acquietare la sua solitudine è abbastanza normale ma geniale è la capacità di trasformarla in realtà, rendendo materia la fantasia.

La cacca del cane immaginario sul letto della coinquilina e il caos che ne consegue sono forse il risultato più evidente di come quando uno vuole davvero qualcosa, in questo caso vendicarsi divertendosi, lo si può fare davvero, anche sognando.

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IL FUNERALE DI CALZABBICIA DI GIANLUCA SAVINI

Motivazione della Giuria:

Non ne vuole sapere di starsene sottoterra l’uomo più cattivo del paese, morto da pochi giorni e sepolto al cimitero. All’osteria non si parla d’altro facendo svariate ipotesi, ma la bara continua inesorabile a riemergere come fosse rigettata dalle viscere del camposanto. Neanche l’intervento del parroco riesce a placare il macabro fenomeno, finché una soluzione viene trovata. E il lettore si ritrova ad aver vissuto, in poche e coinvolgenti righe di racconto, un frammento divertente e autentico di vita paesana, condotto dall’autore con grande padronanza di linguaggio e con il giusto tono, a cavallo tra fiaba e realtà.

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UN BOSCO PIENO DI SPECCHI DI GIANLUCA PAPADIA

Motivazione della Giuria:

Un racconto irreale, quasi un sogno, per narrare, per contro, una vicenda fino troppo cruda e reale. Le tre bambine, le amiche immaginarie di Diana, raccontate come piccole fate in un paesaggio agreste, sono la personificazione di tre aspetti della stessa Diana, a cui la piccola si aggrappa per superare la paura e lo smarrimento della solitudine, la mancanza della figura di accudimento, così necessaria, ma purtroppo così assente. La narrazione fiabesca fa da contralto a una storia altrimenti impossibile da scrivere, se non in termini di orrore, e ci guida con leggerezza al finale che, come nelle versioni originali delle fiabe, non è quasi mai lieto

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CHE POI DI GIUSEPPE PUGLIESE

Motivazione della Giuria:

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Un bel racconto intimo sui sentimenti, su esperienze giovanili che ti coinvolgono, ti toccano e forse anche se non così coinvolgenti ti cambiano la vita per sempre.

E’ la storia di molti, di noi esseri umani che abbiamo sempre la necessità di qualcuno a fianco, di qualcuno con cui condividere o a cui relegare la responsabilità di un desiderio mai consumato.

I sogni, i ricordi, le belle esperienze, l’intesa e la magia delle notti estive, spesso come ci ha raccontato Giuseppe, modificano il percorso dei nostri desideri.

SE SARA’ FEMMINA CINZIA DELLA CIANA NO

Motivazione della Giuria:

Una sorta di antica filastrocca della vita delle donne, che prosegue indefinitamente nel tempo. Forse intere passate generazioni di donne,  probabilmente   future generazioni di donne, si rivedranno in questa serie di fotogrammi di vita. Abitudine alla consuetudine, abitudine a non dire il proprio parere, abitudine ad accettare il parere degli altri, abitudine a non fare la vita che si vuol fare, abitudine a rinunciare ai sogni, ed infine abitudine a contentarsi di chi c’è intorno a noi. Intravedere mondi lontani inaccessibili, ma continuare a vivere ed adattarsi in quel mondo che ci è toccato. Questo racconto ci mostra alcune schegge di un affresco che tutti noi conosciamo.

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