“La Sfida della Settimana” – Rubrica settimanale a cura di Marginalia

che sarà gestita all’interno della pagina Facebook IN CENTO RIGHE abbinata all’omonimo concorso letterario.

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PER ULTERIORI INFORMAZIONI scrivere a concorsiletterari@associazioneamrginalia.org

Agli amici, ai soci e ai partecipanti dei concorsi e iniziative di Marginalia…

            Carissimi amici,

per ingannare il tempo da qui alla scadenza del concorso IN CENTO RIGHE (che, ricordiamo, è fissata per il prossimo 30 giugno, abbiamo ideato alcuni giochi letterari per divertirsi un po’ fra di noi e, come dire, arrotare le penne e oliare le tastiere.

E per questo, con spirito giocoso, vi invitiamo tutti a partecipare alla grande

SFIDA DELLA SETTIMANA!

DI CHE SI TRATTA?

Si tratta di scrivere ICIPIT cortissimi al massimo dieci righe, usando lo stile che vi è più congeniale, e rispettando il tema che noi proporremo, per esempio: incipit di un giallo, di una storia d’amore, scena madre di una storia d’amore, Incipit di un racconto d’avventura.

            Si dovrà inviate il tutto a: concorsiletterari@associazionemarginalia.org, i brani saranno tutti postati sulla pagina e, prima della sfida successiva, la giuria di In Cento Righe proclamerà il Vincitore della Settimana!

Cosa si vince? La gioia di esserci e condividere con gli altri bei momenti, ma soprattutto la lettura e la motivazione della giuria di IN CENTO RIGHE.

Ci auguriamo che questa sfida, trovi riscontro in tanti autori.

LA SFIDA DELL’A X SETTIMANA

partirà da domenica 21 GIUGNO a venerdi 26 GIUGNO E’ RICHIESTO UN INCIPIT DI UNA STORIA DI AMORE APPASSIONATA

VINCE LA SFIDA DELLA IX° SETTIMANA PER l’INCIPIT DI UN UNA STORIA DI FANTASCIENZA

LUCA MORETTI

ecco il suo l’INCIPIT di una STORIA DI FANTASCIENZA

Anno 190 post Dialga, Pianeta Honnis. È un altro gelido giorno d’inverno, ormai da sempre, e Novak, uno dei pochi superstiti della razza umana si chiede che futuro lo aspetta mentre cerca di addormentare la piccola Serena. Ogni giro completo intorno a sé stesso, il pianeta si allontana di più dalla stella ardente che la popolazione locale aveva rinominato Tzudir, sinonimo di salvezza, e il motivo per cui la sua razza era finita dispersa a vagare nell’universo sembrava ora l’unica via di fuga. Novak sa che per colpa dell’avvicinamento costante al Sole la terra fu evacuata, ma non ha altra scelta. È lui al comando, dopo anni di atroci guerre in cui ha perso amici, fratelli, e la sua dolce metà: lasciare tutto al destino sarebbe un atto di terribile vigliaccheria. E mentre trema, cercando calore e conforto in una misera stufetta, osserva il cielo attraverso quel minuscolo riquadro trasparente dalla sua casa fluttuante: l’inquietante sfondo della sua vita, un buio infinito che lo abbraccia trascinandolo con sé, e là in fondo, un’unica, piccola speranza luminosa, che appare sempre più lontana.

Motivazione DELLA GIURIA: vince la sfida della settimana Luca Moretti! La Giuria ha apprezzato lo stile netto e senza fronzoli, che descrive in maniera precisa una realtà distonica che rimanda alle atmosfere di “Sunshine”. Bravissimo Luca!

VINCE LA SFIDA DELLA VIII° SETTIMANA PER l’INCIPIT DI UN UNA STORIA DI FORMAZIONE

LISA CHITI con l’INCIPIT di unA STORIA DI FORMAZIONE

Vince la Sfida della settimana per incipit di racconto di formazione

LISA CHITI, per aver dato voce con scrittura impeccabile all’incipit di una storia che ci ha fatto pensare ad atmosfere ottocentesche, quali quelle create da Dickens o da Lynch di Elephant Man, e che ci fa desiderare di conoscerne il seguito. Tocca a te adesso Lisa svelarcelo, lo farai? Noi speriamo di sì. 

INCIPIT DI LISA CHITI

La stella scesa dal cielo

Rinchiusa nel suo minuscolo rifugio, nascosta dallo sguardo famelico o inorridito della gente, la giovane ragazza fissava il flebile riflesso sul vetro dell’unica finestra che si affacciava su di un mondo a lei precluso dalla nascita.

Malediceva il suo aspetto, quella pelle così diafana, i capelli lucidi e argentei, gli occhi di ghiaccio resi inespressivi dalla vita che le era stata imposta.

Ricordava a stento il suono della voce di sua madre che le sussurrava all’orecchio “Tu sei una stella caduta dal cielo, scesa qui per illuminare il mio mondo.” Quella frase l’aveva accompagnata dal giorno della sua morte e le aveva dato speranza anche quando suo padre, incurante dei sentimenti della figlia, la trascinò lontano dai luoghi più belli della sua infanzia. Da allora la esibiva come un trofeo, una creatura capace solo di fruttare soldi di cui non aveva mai abbastanza.

Erano trascorsi troppi anni da quando la sua libertà le era stata brutalmente strappata via insieme all’amore, all’affetto di una vera famiglia, alla gioia di essere circondati dalle persone care.

Non aveva mia avuto quella forza d’animo tipica di sua madre, ma stava crescendo in lei un forte desiderio quasi incontrollabile di imporre anche solo una volta la sua volontà, sarebbe bastato per farla sentire viva.

Delle voci sommesse provenienti dal corridoio in fondo alle scale che conducevano alla sua camera e dei passi fecero scricchiolare le assi di legno sotto il loro peso la riportarono al presente. Un attimo di silenzio e il consueto tintinnio delle chiavi che il suo carceriere usava per tenerla prigioniera risuonò al di là della porta.

Fu allora che la giovane prese la decisione più pericolosa che le fosse mai passata per la testa. Si alzò in piedi, sollevò l’orlo della gonna affinché non le desse fastidio e attese che le chiavi girassero tre volte nella toppa. Appena vide uno spiraglio, si precipitò contro quell’apertura con tutto ciò che aveva lanciandosi al di fuori di essa. Non si fermò al suono delle urla che provenivano dietro di lei e corse, corse fino a non sentire più aria nei polmoni, fino a sentire dolore alle gambe, fino a quando di fronte a sé riusciva a vedere solo l’ignoto.

VINCE LA SFIDA DELLA VII° SETTIMANA PER l’INCIPIT DI UN RACCONTO NOIR

LAURA PACCHETTI con l’INCIPIT di un racconto NOIR

Vince la Sfida dell’incipit noir Laura Pacchetti! La Giuria ha apprezzato l’atmosfera densa, piena di ansia, non violenta, ma con un crescendo graduale di suspence come si conviene ad una vera storia noir, complimenti Laura!

INCIPIT DI LAURA PACCHETTI

La pioggia scrosciava. Per le strade aveva formato grandi pozze e torrentelli che scorrevano confusi e schiumosi. Lui, nonostante tutto, aumentò la velocità  dell’auto. Poche vetture in giro, vie quasi deserte. La città sembrava sul punto di essere inghiottita da un baratro. Nera, liquaminosa. L’orologio sul cruscotto segnava le quindici e quaranta. Mancavano pochi minuti all’appuntamento.

Sentiva i suoi pensieri accompagnare il rumore forte della pioggia, superarlo addirittura in intensità.  Nella sua vita non aveva conosciuto che decrepite stanze di albergo, la parola amico gli suonava estranea, aveva avuto donne solo occasionali. 

Girò bruscamente verso una salita che s’inoltrava in campagna. 

Ma a cosa serviva pensare? C’era chi lo faceva al posto suo. Lui era un esecutore. Un eccellente esecutore, tra l’altro.

Rallentò, riconobbe lo spiazzo acquitrinoso. La notte prima, notte di luna piena e quasi dolce, aveva giustiziato lì, in mezzo al fango, qualcuno che aveva commesso un errore, un individuo prontamente da cancellare. Adesso uno dei suoi superiori voleva incontrarlo proprio nello stesso luogo di quell’esecuzione accurata ed esemplare, e già un’altra auto stava arrivando, la notò nello specchietto retrovisore.

Lui, però, errori non ne aveva mai fatti. Sapeva controllare la ferocia.

VINCE LA SFIDA DELLA V SETTIMANA PER l’INCIPIT DI UN RACCONTO FANTASY

ELENA LORENZI

La Giuria di IN CENTO RIGHE questa volta rilascia anche una mezione speciale a due giovanissimi partecipanti:

Luca Moretti per l’originalità della storia, e l’esposizione perfetta che spinge il lettore a volerne sapere di più …. Un ottimo incipit, bravo!

– Lisa Chiti, per la potenza evocativa delle parole, che rimanda ad una storia di amore tradito e vendetta in chiave fantasy, che funziona sempre! Bravissima!


Cari Sfidanti, senza menare il drago per l’aia, vince la 5° Sfida per incipit di storia fantasy Elena Lorenzi, per la grazia e la delicatezza della narrazione, che ci schiude, con un linguaggio sognante e appropriato, mondi fantastici che vorremmo assolutamente conoscere! Elena, vogliamo sapere il seguito, per cui manda il racconto intero al concorso!!!!

ECCO IL SUO INCIPIT buona lettura a tutti

Nelle fauci della Montagna Azzurra viveva l’allegro Arikuji che era solito passare le giornate a sonnecchiare sdraiato sul suo petalo preferito di fior di loto. Quel pomeriggio, un insolito rigolo d’acqua lo svegliò, nessuna delle sue creature aveva mai osato disturbare il suo sonnellino, e stizzito balzò in piedi.

«E tu chi sei.» Urlò alla vista di un ragazzino dai lunghi capelli dorati.

«Dove sono?» Rispose fili d’oro.

Arikuji raccontò a Karl che infiniti anni prima, ne aveva oramai perso il conto, guadò il fiume Ombra, ignorando l’avvertimento dei Fiumasiani di non traghettare oltre l’Arco di Non Ritorno e si ritrovò inghiottito nel cratere, divenendo il custode del Tempio del Fiume Ombra.

«La leggenda del pescatore sul lago riflesso.» Disse estasiato biondi capelli e Arikuji strabuzzò gli occhi. «Si narra che la Montagna Azzurra, all’imbrunire del sole, rifletta un fior di loto che schiudendosi svela un lago sacro con un tempio. Si dice che questo raro fenomeno fortifichi il potere terreno aiutando il mondo a liberarsi dalle malvagità dei viventi, nell’attesa che giunga un giovane temerario salvatore.»

Elena Lorenzi

VINCE LA SFIDA DELLA IV° SETTIMANA PER l’INCIPIT DI UN RACCONTO STORICO

GIUSEPPE PUGLIESE con l’INCIPIT di un racconto storico

Carissimi amici, carissimi scrittori,
ed anche per questa settimana la nostra giuria di IN CENTO RIGHE ha proclamato il vincitore dell’ICIPIT per questa quarta settimana di sfida.
Dobbiamo dire che la giuria si diverte moltissimo in queste brevi letture dell’incipit e che per tutti ha sempre qualcosa di bello da sottolineare e commentare, quindi anche se alcuni di voi non saranno sul podio, hanno comunque vinto per simpatia, voglia di giocare e senso della condivisione, la cosa più importante. Grazie a tutti vi aspettiamo per la prossima SFIDA!

INCIPIT di GIUSEPPE PUGLIESE

Ha trentatré anni Charles Barrimore, un’età già matura quando, nel 1810, lascia la Francia per affrontare quello che per i letterati dell’epoca era un classico: il viaggio di istruzione in Italia. Parte e rimbalza tra le corti di Torino e Venezia, si trasferisce da Firenze a Roma, sino ad approdare, Dio solo sa come, sull’isola di Procida. Qui si innamora della figlia di un umile pescatore. L’unione, travagliata sin dall’inizio, non sarà felice e lei lo lascerà per assecondare la sua vocazione ed entrare in convento. Tra mille rimpianti tuttavia Charles troverà la forza per riprendere il suo viaggio alla volta della Sicilia. Ma le sue impressioni, lo sguardo con cui affronterà il mondo, l’atteggiamento con cui fronteggerà la vita non sarà più lo stesso. Su tutto vincerà il disincanto. Di questo ed altro ti narrerò o lettore, se solo avrai la bontà di seguirlo, insieme a me, nel suo peregrinare.

Motivazione della Giuria di In Cento Righe per Giuseppe Pugliese

Ma bravo Giuseppe, un incipit davvero impeccabile, sicuro deciso e dritto al tema che si intuisce, vorrai trattare. Perché non ce lo sveli inviando il racconto completo al concorso di IN CENTO RIGHE ?
Ci è piaciuto il tuo linguaggio deciso, è stata inserita subito la data per introdurre il lettore in un’altra epoca e catapultarlo nell’interessante viaggio del protagonista.
Bravo Giuseppe, farai lo scrittore da grande?

La Giuria di In Cento Righe

VINCE LA SFIDA DELLA III° SETTIMANA PER l’INCIPIT DI UN RACCONTO DI AVVENTURA

ANTONELLA ARCANGELI con l’INCIPIT di un racconto di avventura

Ancora una volta una scelta a dir poco difficile, ma alla fine all’unanimità il responso è stato unanime per la nostra Antonella Arcangeli a cui va tutta la nostra stima.

INCIPIT di Antonella Arcangeli

Era piu di un’ ora che se ne stava acquattato nell’erba alta, le unghie affondate nel fango.  I muscoli ed i nervi erano tesi e pronti a scattare come quelli di un animale che aspetta di attaccare la sua preda. Il mento era appoggiato a terra e l’odore acre della vicina palude era arrivato alle sue narici provocandogli una smorfia di disgusto. Il puzzo era insopportabile, ma doveva assolutamente resistere; i suoi occhi celesti ridotti ad una fessura sottilissima  osservavano l’orizzonte senza perdere un secondo. La tensione era palpabile, la sua mano destra si abbassò ed andò a controllare che il coltello fosse al suo posto. Un rumore sordo, seguito da un violento colpo alla sua destra lo fece scattare. Il dolore gli tolse il fiato,  un pezzetto di cielo azzurro che filtrava tra le chiome di un albero furono l’ultima cosa che vide prima di svenire.

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA

Le storie di avventura non sono semplici da scrivere, devono tenere alta la suspense durante tutto il racconto e le ambientazioni poi devono assolutamente risultare visive ed insieme al desiderio di non veder l’ora di arrivare alla fine c’è la trama, il filo conduttore che non può certo non tenere il passo.

Tutto questo si percepisce anche da un buon incipit e quello di Antonella Arcangeli ci è sembrato per questa terza sfida il migliore.

Un incipit corretto si ha subito l’idea che qualcosa di avventuroso stia per accadere, non potrebbe non essere così; “…un pezzetto di cielo azzurro che filtrava tra le chiome di un albero furono l’ultima cosa che vide prima di svenire.”

Un linguaggio semplice, corretto, gradevole che nelle storie di avventura rendono meno ansiosa e più piacevole la lettura.

Vogliamo assolutamente conoscere il seguito quindi a questo punto non puoi esimerti.

Brava Antonella, un ottimo voto per te!

La Giuria di In Cento Righe

VINCE LA SFIDA DELLA II° SETTIMANA PER l’INCIPIT DI UN THRILLER:

GRAZIANO ZAMBARDA

…è’ stata molto, ma molto, dura arrivare ad una scelta, fra gli ottimi incipit che ci sono arrivati.
Ma il vincitore può essere solo uno, e pertanto, squilli di tromba e rulli di tamburi, il vincitore della Sfida della settimana per incipit di thriller è Graziano Zambarda:

“L’Amaro del caffè”

Si passò la lingua sugli incisivi e succhiò saliva. Amava risentire l’amaro del caffè appena bevuto. Guardava dalla finestra, lo sguardo inghiottito dalla bambagia grigiastra che avvolgeva palazzi senza vita. Non sembrava neppure pioggia quella che cadeva, piuttosto umidità che si condensava: il sudore di una città in affanno. «È stato il marito» disse. Non ottenne risposta. Sì, pensò, solo odiando ferocemente una persona la si può ridurre così. E solo dividendo con lei tutti i giorni e tutte le notti si può covare un odio simile: un odio che i riti quotidiani fanno montare come la panna.

Si costrinse a distogliere lo sguardo dalla finestra, riguardò il cadavere. Da sotto i resti di un kimono a brandelli che doveva essere sembrato un pesco in fiore, sbucava una caviglia cinta da una cavigliera formata da campanellini colorati, chiusa da un minuscolo lucchetto. Nonostante lo scempio provocato dalle coltellate e la posizione sbilenca, la bellezza della donna era accecante.

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA

La prosa costruita sulle percezioni che coinvolgono i sensi, gusto, vista, ci proiettano nella mente di un uomo che sta osservando la scena di un crimine, sicuramente un ispettore di polizia, facendoci osservare con i suoi occhi e percepire con i “suoi” sensi, rendendo il tutto vivido e reale, come la descrizione della donna morta, che l’autore con solo tre pennellate ci ha delineato, rendendola vera e tratteggiandola perfettamente. Con questa scrittura così “visiva”, ci siamo così ritrovati immersi nella storia con tutte le scarpe e … ci è sembrato quasi di avvertire in bocca l’amaro del caffè!

Ti aspettiamo alla vera sfida di IN CENTO RIGHE!!! Bravo Graziano davvero!

VINCE LA SFIDA DELLA I° SETTIMANA PER L’ ICIPIT DI UNA STORIA D’AMORE:

CINZIA DELLA CIANA

Dobbiamo dire che la scelta non è stata facile, perché gli incipit erano tutti quanti di ottima qualità. La Giuria ha voluto premiare, in questo caso, il carattere di originalità. 

Questione di feeling

Senza dubbio non ti guardava. Era rimasto tutto il tempo fermo al primo tavolino sulla strada col sigaro in mano e gli occhiali a specchio che abbagliano. Dietro alle lenti lo sguardo chissà dov’era. Perso dietro al fumo che non accendeva. Ma senza dubbio non ti guardava. Eppure il dubbio lo alimentava se ogni tanto inspirava più forte e mandava indietro la nuca, come ad attirare la tua attenzione senza concedersi. Ma se li avesse messi apposta? Cioè dico se li avesse indossati per avere la regia di quella scena e delle prossime? Magari non ti guardava, ma sapeva dove voleva che tu indirizzassi lo sguardo.

– Ti puoi togliere gli occhiali?

Non ci potevi credere quando li calò leggermente sulla punta del naso. Il narciso si era concesso. Ma non ti aspettavi che fossero banalissimi occhi marroni e anche piccoli per giunta.

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA:

L’incipit della storia d’amore “questione di felling” di Cinzia della Ciana,

determina sicuramente un inizio promettente per una storia, audace provocatorio, di quelli che ci lasciano un sorriso prima di chiudere il libro pensando se sia o no il caso di comprarlo e di continuare la lettura.

Ci è piaciuto il tono dinamico e scherzoso, privo di retorica e sicuramente non banale.

Complimenti Cinzia facci saper il finale!

  1. Ho scoperto quest’associazione per caso, grazie al profilo Facebook di un amico! Ho letto tanti di quei bei racconti da stimolare la fantasia anche di chi l’aveva un po’ arrugginita, come me…

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