PERCORSO GRATUITO – Da San Pier Scheraggio all’Oratorio dei Buonomini e le vie di Dante

Nuova data da stabilire percorso già eseguito per i soci

PERCORSO GRATUITO PER TUTTI I SOCI

RITROVO: ORE 16,10 in via della Ninna davanti all’ingresso laterale di Palazzo Vecchio

Tutti i partecipanti saranno muniti di radio con auricolari

Necessario utilizzo della mascherina

Per chi non è socio quota di partecipazione € 10,00 a persona

Un divertente ed immaginario percorso con Dante che ci racconta la storia dei palazzi cittadini e dei suoi abitanti e come finiranno nei vari gironi infernali o nel paradiso della sua Commedia.

V aspettiamo per condividere un pomeriggio divertente come sempre all’insegna dello stare insieme, la storia, l’arte la leggenda.

PRENOTAZIONI OBBLIGATORIE SCRIVENDO

un whatsapp 3664475991 oppure inviando una mail a: visiteguidate@associazionemarginalia.org

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La Chiesa di San Pier Scheraggio un po’ di storia:

Una prima demolizione della chiesa avvenne nel 1298: per fare spazio a Palazzo Vecchio fu abbattuta la navata che ospitava la Madonna della Ninna. Un secondo intervento ebbe luogo nel 1410.

Nel 1560 quando Vasari costruì il suo Palazzo degli Uffizi, la chiesa di San Pier Scheraggio venne inglobata nell’edificio e perse anche il piccolo cimitero e il campanile. Fino al 1782, tuttavia, veniva ancora utilizzata per le funzioni religiose. In quell’anno, invece, fu convertita ad Archivio dei Tribunali.

Per un lunghissimo tempo fu chiusa: venne aperta al pubblico solo in occasioni speciali. Nel 1971 un importante restauro ha riportato alla luce alcuni resti di una chiesa ancora più antica, antichi affreschi di epoca romana, parte di una scalinata. Oggi la ex-chiesa è una delle sale della Galleria degli Uffizi.

La Chiesa di Santa Maria Novella il chiostro verde e l’Antica Officina Profumo, con la sala delle acque.

NUOVA DATA DA STABILIRE ORE 16,00

Ritrovo davanti alla chiesa sulla scalinata ingresso centrale Ore 15,50

Visiteremo la Chiesa di Santa Maria Novella, il chiostro verde, quindi uscendo ci dirigeremo verso l’antica Officina profumo per ammirare ed assaporare alcuni dei profumi antichi che ancora oggi qui si preparano e la bellissima sala detta delle acque.

PER I RESIDENTI NEL COMUNE DI FIRENZE INGRESSO GRATUITO

Biglietto ingresso per tutti gli altri € 7,50 a persona

Gratuito ragazzi fino a 11 anni disabili e loro accompagnatori

Ridotto ad € 5,00 per ragazzi dai 12 ai 18 anni

per altri dettagli consultare il link: https://www.smn.it/it/biglietti/

Servizio Guida € 10,00

Noleggio radio con auricolari € 1,00 a persona

Chi usufruisce del biglietto gratuito il totale visita sarà € 11,00

Il totale per chi paga biglietto ingresso € 18,50

Per chi usufruisce del biglietto ingresso ridotto il totale sarà € 16,00

PRENOTAZIONI OBBLIGATORIE

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Alcuni cenni storici della Chiesa

Santa Maria Novella ha visto la sua cresciuta nei primi secoli del Medioevo e si è manifestata con il suo massimo culmine durante il Rinascimento. Giotto, Duccio di Buoninsegna, Brunelleschi, Botticelli, Masaccio, Domenico Ghilrlandaio, Filippino Lippi, Giorgio Vasari, Paolo Uccello e persino Michelangelo. Questi sono solo alcuni dei nomi associati con la ricchissima storia artistica e religiosa del complesso. Santa Maria Novella è uno dei luoghi dove si è fatta la storia dell’arte italiana e dove si sono formati alcuni dei suoi esponenti artistici più brillanti. Di seguito troverete alcune informazioni utili per introdurre i lavori che sono qui esposti.

La facciata di Santa Maria Novella prima dell’Alberti era nuda, come quella di molte altre chiesa fiorentine come Santa Maria del Fiore, San Croce e San Lorenzo, ma a creare maggior difficoltà, in essa erano incastonati sei «avelli rilevati in marmo», ossia sei tombe di ragguardevoli cittadini, e perciò inamovibili, sotto altrettanti archi a sesto acuto e due porte minori non molto belle, ornate secondo il gusto dell’epoca e con rivestimento marmoreo a bande bianche e verde scuro.

alcune immagini della chiesa

Alcune immagini dell’antica Officina profumo

Care amiche e cari amici del Prato di Fiabe, “Un Sentiero nella Giungla!” è un allenamento per la prova più importante che vi aspetta: il Concorso!

PER CHI PARTECIPA CON UNA FOTO O UN’ILLUSTRAZIONE DOVRÀ RIGOROSAMENTE ATTENERSI ALLE SEGUENTI DIMENSIONI: 1200X628 PIXEL IN JPG . NON saranno accettati formati png o pdf o DI DIMENSIONI DIVERSE DA QUELLE INDICATE

Per cui siamo lietissimi di presentarvi il nuovo Contest, che ci terrà compagnia fino al 30 di Giugno 2021, che ci farà ridere e sorridere, pensare e immaginare, volare e ballare, ma soprattutto ci catapulterà nel magma pulsante del tema del Concorso: Giungla!

Siete pronti? Ecco il titolo del gioco: Un Sentiero nella Giungla!

Che cos’è Un Sentiero nella Giungla? E’ un gioco a tappe, con il quale ci addentreremo insieme nella Giungla!

Come si gioca:

A Partire dal 7 Aprile e fino al 30 giugno, ogni settimana, la Redazione del Prato di Fiabe proporrà una TAPPA, ovvero un soggetto sul quale vi sarà richiesto di scatenare la vostra fantasia nel modo che vi è più congeniale, e cioè:

Una descrizione breve, brevissima, max cinque righe (300 battute)

Un’illustrazione in jpg

Una fotografia in jpg

Tutti gli elaborati in prosa che supereranno i requisiti richiesti saranno automaticamente esclusi dal gioco così come le opere grafiche o fotografiche che riptiamo dovranno essere realizzate in 1200X 628 pixel oppure 42,33 cm di baseX 22,15 di altezza.

I vostri contributi, di qualsiasi natura, saranno denominati CLICK!

Una sezione degli elaborati sarà postata sulla pagina facebook del Prato di Fiabe. https://www.facebook.com/UnPratoDiFiabe/ ma tutti proprio tutti saranno pubblicati sul NOSTRO SITO 🤩 ! !!!

La modalità: inviateci i vostri Click corredati dal vostro nome e cognome e la vostra località al nostro indirizzo:

unpratodifiabe@associazionemarginalia.org

Siate originali, fate volare la vostra immaginazione, ricordate che la nostra è una Giungla insolita e personalissima, che si presta a mille interpretazioni, non fermatevi alle apparenze, ma …. Andate oltre!

Non saranno accettati pensieri di pensatori, poeti o scrittori famosi. Le opere in prosa dovranno essere di piena paternità dell’autrice/autore edita o inedita. Con l’inoltro del testo, illustrazione o fotografia, l’autrice/autore accettano e rilasciano la possibilità a Marginalia per Un Prato di Fiabe il consenso a pubblicare le opere sui social sul sito e su altri canali, limitatamente al Contest e la promozione dello stesso

Tutti gli elaborati che arriveranno da minori di diciotto anni, inviati dai genitori o chi ne fa le veci, dovranno essere corredati di liberatoria.

Tutte le opere pervenute saranno, ad insindacabile giudizio della giuria giudicate idonee ad essere pubblicate, sia sul sito che sui social oppure solo sul sito oppure non pubblicabili secondo i criteri richiesti dalle varie tappe settimanali.

12° TAPPA – SATURNO = LENTEZZA

SETTIMANA DAL DAL 23 giugno al 30 GIUGNO

Postiamo la descrizione della nuova tappa del Gioco descritta di

Francesca Berti

Ci piace prendercela comoda. Ci piace camminare e alzare la testa per guardare intorno. Ci piace assaporare i bocconi, e ci piace avere il tempo di pensare. Siamo gli irriducibili della lentezza, e pensiamo che per fare qualcosa di buono ci voglia il suo tempo. In questo ci aiuta Saturno, pianeta signore della lentezza, della ponderatezza. Che cos’è che vi piace fare senza che nulla e nessuno vi metta fretta? Quand’è che proprio non guardate l’orologio e vi dimenticate di tutto il resto? Le solite cinque righe, o il disegno o la foto. Come sempre vi aspettiamo. Ma stavolta con calma.

11° TAPPA – PARCHEGGIO = ATTESA

SETTIMANA DAL DAL 16 giugno all’ 22 GIUGNO

Postiamo la descrizione della nuova tappa del Gioco descritta di

Francesca Berti

Uff! Non si riesce davvero a partire, a cominciare, ad iniziare quella nuova cosa a cui teniamo così tanto. Il progetto di lavoro non decolla, l’esame è rimandato, quella persona a cui vogliamo bene non si fa sentire da un po’. Ci sentiamo parcheggiati, in attesa di nuovi ordini. Non ci piace, per niente. E se invece imparassimo a considerare l’attesa come uno spazio da riempire come più ci piace? Provate a pensarci, e poi raccontateci delle vostre attese, quelle che vi sono piaciute di più, quelle in cui avete lavorato per voi stessi. Aspettiamo le vostre fantastiche attese, in cinque righe, in bianco e nero o a colori, o i vostri scatti.  

10° TAPPA PONTE SOSPESO = PAURA

SETTIMANA DAL DAL 9 giugno all’ 22 GIUGNO

Postiamo la descrizione della nuova tappa del Gioco descritta di

Francesca Berti

Tutte le volte che vogliamo sapere la verità. Oppure no. Altre volte preferiamo raccontarcela noi, la nostra verità, pur sapendo molto bene di ingannarci. Altre volte, invece, verità e inganno sono le due facce dello stesso specchio, e possono scambiarsi, a seconda del nostro desiderio. E voi, che cosa volete sapere? Che cosa chiedete al vostro specchio?  Vorremmo saperlo in cinque righe, o in un disegno o con una foto.

9° TAPPA PONTE SOSPESO = PAURA

SETTIMANA DAL DAL 1 giugno all’8 GIUGNO

Postiamo la descrizione della nuova tappa del Gioco descritta di

Francesca Berti

Quel sottile filo d’angoscia. Quella piccola stretta alla bocca dello stomaco. Perché? Come mai? Riuscirò ad affrontare la situazione? Supererò l’esame? Troverò la forza di dire a quella persona ciò che davvero penso? Tutti i giorni, o quasi, attraversiamo un ponte sospeso, sì, proprio come quelli dei film d’avventura, fatti di legno e corda, che dondolano pericolosamente e minacciano di rovesciarsi. Quanti ponti avete attraversato, cari amici? E quali sono quelli che più temete? Scriveteci le vostre paure, o disegnatele, o fotografatele.

8° TAPPA MINIERA= TESORO

SETTIMANA DAL DAL 26 MAGGIO AL 1 GIUGNO

Postiamo la descrizione della nuova tappa del Gioco descritta da

Francesca Berti

Tutti cercano qualcosa. Tutti hanno bisogno di qualcosa. C’è chi dice che il mondo gira perché sospinto dal vento dei desideri e che se, all’improvviso, tutti i desideri e le speranze venissero meno, si fermerebbe la sua corsa. Ma quante volte vi è capitato di realizzare un desiderio, un vostro personale bisogno interiore? In parole povere, avete mai trovato il vostro tesoro? Esiste un luogo, un oggetto, una sensazione, che per voi sia un’autentica “miniera” di pietre preziose, ovvero di desideri? Diteci dove si trova, che cos’è, come vi fa sentire, questo tesoro. La modalità ormai la conoscete: scrivete, disegnate, fotografate.

OTTAVA TAPPA

7° TAPPA ASTRONAVE = TRANSIZIONE

SETTIMANA DAL DAL 19 AL 25 MAGGIO

Postiamo la descrizione della nuova tappa del Gioco descritta da

Francesca Berti

State andando da qualche parte? Siete pronti per un viaggio? Se è vero che il viaggio più bello è quello che si fa con la mente, allora che ne dite, partiamo? E dove vorreste andare? E in che modo? Possiamo andare in auto, in treno, in nave, in aereo. E se invece salpassimo con un’astronave? Vogliamo sapere quali saranno i vostri futuri viaggi, che siano reali o immaginari, realizzabili in concreto o soltanto con la fantasia. Non importa. Viaggiate. E scrivete in cinque righe il vostro viaggio, o disegnatelo, o perché no? Fotografatelo.

di Francesca Berti

SETTIMA TAPPA

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6° TAPPA COCCODRILLO=ISTINTO

settimana dal 12 al 18 Maggio – Ogni Mercoledi successivo alla data di scadenza partirà la nuova tappa del GIOCO

Postiamo la descrizione della nuova tappa descritta da Francesca Berti

Vi è mai capitato di avvertire un impulso, una spinta interiore, a fare o a non fare qualcosa? Avete un progetto, è già tutto pronto, ma una vocina sottile dentro di voi vi dice “non lo fare, non lo fare!”. Leggete un annuncio sul giornale e decidete così, su due piedi, di cambiare lavoro e trasferirvi all’estero, anche se tutti sgranano gli occhi e vi dicono che siete impazziti? Quella vocina interiore piccola piccola, ma imperiosa, si chiama istinto, e come un coccodrillo se ne sta sommersa, per poi riemergere con forza al momento giusto. Ebbene, quanti “coccodrilli” avete incontrato sulla vostra strada? Raccontatecelo a modo vostro, scrivendo in cinque righe, disegnando o fotografando.

di Francesca Berti


5° TAPPA –

SOTTOMARINO = IL PENSIERO PROFONDO

Settimana dal 5 all’11 Maggio – Ogni mercoledi successivo alla data di scadenza partirà la nuova tappa del GIOCO

Postiamo di seguito la descrizione per la nuova tappa del gioco.

Ebbene sì, ogni tanto ci vuole. Spegnere l’interruttore e restare soli, ma non soli. Soli con sé stessi, con la propria anima, e parlarci, interrogarla per capire che cosa si vuole davvero. Immergersi nel proprio io più profondo può essere un momento bellissimo, oppure terribile, ma è necessario farlo, se ci si vuole conoscere. Ogni volta ne usciremo forse un po’ ammaccati, ma di certo più forti e consapevoli. E allora, amici. Il comandante ordina un’immersione rapida. In voi stessi. Ci fate sapere che cosa vedete là sotto? Fateci un disegno, una foto, un pensiero in cinque righe. E mandatecelo.

di Francesca Berti

4° TAPPA – CASCATA = RINNOVAMENTO

Settimana dal 28 Aprile al 4 Maggio – Ogni mercoledi successivo alla data di scadenza partirà la nuova tappa del GIOCO

Postiamo di seguito la descrizione per la nuova tappa del gioco.

Lo sapete, no? Ma sì che lo sapete. Quel sapore frizzante, le vibrazioni sotto le piante dei piedi, e quella voglia di respirare a pieni polmoni un’aria nuova, diversa. Cambiare pelle, rifiorire, rinascere. Che coincida con la primavera o con un’altra stagione ha poca importanza. Quello che ci importa, adesso, è prendere la rincorsa per una nuova partenza, un’altra avventura che ci aspetta. Bene, allora aspettiamo i vostri racconti di rinnovamento, che siano nuovi amori, nuovi lavori, nuove scuole, nuove esperienze di ogni tipo. Bagnatevi sotto la vostra personale cascata ed uscitene …. Nuovi!

di Francesca Berti

3° TAPPA – SEMAFORO = PERICOLO

Settimana dal 28 al 27 Aprile – Ogni mercoledi successivo alla data di scadenza partirà la nuova tappa del GIOCO

Postiamo un esempio scritto da Francesca Berti del Prato di Fiabe per un piccolo aiuto nella stesura del testo abbinato alla terza tappa.

Laura l’ho conosciuta a scuola. Cioè, ci siamo conosciuti accompagnando i rispettivi figli a scuola. E subito ci siamo piaciuti, sapete come succede, scocca la scintilla e non puoi farci niente. Solo che per me non è la prima volta, e nemmeno per lei. Così stiamo insieme, ma io osservo. E aspetto. Sapete com’è. Il pericolo non è il mio mestiere.

Francesca Berti del Prato di Fiabe

2° TAPPA – PALMA = ARMONIA

settimana dal 14 al 20 aprile – Ogni mercoledi successivo alla data di scadenza partirà la nuova tappa del GIOCO

Finalmente un po’ di pace. Finalmente un un luogo, un momento, un sogno, un’attitudine mentale solo e soltanto per me. Raccontateci quello che per voi significa armonia e bellezza, pace interiore, benessere. Potete farlo esponendoci il vostro pensiero (in max 300 battute, ossia 5 righe), oppure potete disegnarlo o, se vi riesce più semplice, disegnatelo o fotografatelo.

Per tutte le ulteriori informazioni

potrete scriverci anche via mail a: unpratodifiabe@associazionemarginalia.org

oppure inviateci un Messenger sulla pagina facebook del Prato

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1° TAPPA – VULCANO = FORZA

settimana dal 7 al 13 aprile – Ogni mercoledi successivo alla data di scadenza partirà la nuova tappa del GIOCO

Avete mai visto un vulcano? Certo che sì. Ma quanti di voi hanno mai pensato a che cosa sia davvero un vulcano? È una bomba, è un’esplosione di forza, di potenza. Che cos’è per voi il Vulcano? Avanti, mandateci i vostri vulcani, che siano veri, immaginari, presunti, sognati, costruiti o chissà cosa. Vogliamo sentire il loro fragore. Bum!!!

Per tutte le ulteriori informazioni

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Alla fine del Contest realizzeremo un libro che si sfoglia con tutte le opere ricevute e pubblicato per tutti su questa stessa pagina.

Una raccomandazione: il gioco sarà un allenamento per la prova più importante che vi aspetta: il Concorso! Per cui …. Divertitevi e se vi va partecipate numerosissimi al concorso Un Prato di Fiabe 2021 il regolamento per autori e illustratori al Concorso Un Prato di Fiabe edizione nazionale 2021 potrete scaricarlo anche da qui:

Ma lo avete visto chi c’è nella giuria del Prato di Fiabe quest’anno?

GIURIA AUTORI: collegati alla pagina facebook del Prato di Fiabe e scopri di più in merito alle notizie sui giurati

Presidente: Fabio Leocata, Caporedattore Librì Progetti Educativi e scrittore per ragazzi. Collegati sulla nostra pagina facebook per avere più informazioni su fabio Leocata https://www.facebook.com/UnPratoDiFiabe/

Giurato: Carlo Cuppini, libraio, redattore editoriale e organizzatore culturale. Da ragazzo ha scritto un romanzo ispirato a Giordano Bruno, che è arrivato in finale al premio Campiello Giovani. Collegati sulla nostra pagina facebook per avere più informazioni su Carlo Cuppini https://www.facebook.com/UnPratoDiFiabe/

Giurato: Andrea Bassani, Scrittore e poeta. Collegati sulla nostra pagina facebook per avere più informazioni su Andrea bassanihttps://www.facebook.com/UnPratoDiFiabe/

GIURIA ILLUSTRATORI: collegati alla pagina facebook del Prato di Fiabe e scopri di più in merito alle notizie sui giurati.

Presidente: Emo Risaliti, Graphic Designer Dal 1980 si occupa di immagine coordinata, di packaging, di manifesti e strumenti di comunicazione per iniziative culturali e sociali. Collegati sulla nostra pagina facebook per avere più informazioni su Emo Risaliti https://www.facebook.com/UnPratoDiFiabe/

Giurato: Mario Gomboli, illustratore editore. Autore di fumetti dalla fine degli anni ’60 per “Tilt”, “Corriere dei Ragazzi”, “Il Giornalino”, “Pif Gadget” e soprattutto “Diabolik”, di cui nel 2000 è diventato direttore e editore. Collegati sulla nostra pagina facebook per avere più informazioni su Mario Gomboli https://www.facebook.com/UnPratoDiFiabe/

Giurato: Mario Papalini, editore…Collegati sulla nostra pagina facebook per avere più informazioni su Mario Papalini https://www.facebook.com/UnPratoDiFiabe/

ECCO I CLICK DEI PARTECIPANTI ALLA PRIMA TAPPA DEL CONTEST

UN SENTIERO NELLA GIUNGLA

qui di seguito pubblichiamo per la settimana che va dal 7 al 14 aprile tutti i vostri CLICK:

“Un vulcano è una donna, nè giovane nè vecchia, nessuno sa la sua età, lei è sempre stata li, silenziosa ma presente, viva, forte.Quando  parla agli uomini organizza un vero e proprio spettacolo, un circo fatto di storie lontane e antiche, degli uomini che l’hanno sfidata, alza un coro di voci di tutte le creature conservate nel fuoco. Lo spettacolo inizia con il buio, come quello di un teatro, le nuvole bruciate dal fumo si colorano di nero e l’umanità immobile si ferma ad ammirare.”

Angelo Pacifico

ANGELO PACIFICO di Taranto

illustrazione di Angelo Pacifico

LUISA SCOPIGNO di Firenze

illustrazione di Luisa Scopigno

DILETTA SETTESOLDI di Campi Bisenzio FI

Vulcano era uno gnomo che era rimasto imprigionato sotto la superficie

per un’anomalia quando fu creato l’universo e tutti gli esseri

viventi. Lui, chissà perché, era rimasto lì, senza una via di uscita,

come un seme gettato nella terra.

VIRGINIA GORINI di Prato

illustrazione di Virginia Gorini

EVELINE BENTIVEGNA di Zurigo

illustrazione di Evelina Bentivegna

CLAUDIA DEL CURTO di Fano PU

illustrazione di Claudia del Curto

STEFANIA RAI di Castel San Giovanni-Piacenza 

Il mio vulcano è la Dea Pele che danza la Hula e rompe il silenzio della notte. La Sua Forza è nella naturalezza con cui sprigiona il suo Cuore Infuocato. 
Stefania Rai

STEFANIA FRANCHI

Ilustrazione di Stefania Franchi

CATERINA BORSCI

Dorme la natura nella quiete invernale e il freddo cova vita nuova.

Irrompe con forza primavera: esplosione di profumi,

scintille di colori nel cielo.

D’estate colate di giallo e arancio ovunque si perda lo sguardo.

Poi il sole si acquieta  e piano torna a dormire nel breve tepore del giorno autunnale.

GIGLIOLA FERRARI

Mi avvicino con cautela, controllando il mio cammino, piccole faville mi bruciano l’ombrello d’incerato con cui mi copro, devo continuare a camminare fino a quando il caldo mi sommergerà.

La pietra dei ricordi è nascosta ai piedi del vulcano ed io sono vicino a poterla avere nelle mie mani.

Mi circondano le liane, mi soffocano nel respiro infuocato di gorilla impauriti. Mi fermo e guardo ai miei piedi, finalmente l’ho trovata.

disegno di Gigliola Ferrari

MARIA CRISTINA SERMANNI di Firenze

Amore dirompente che esplode nel mio cuore con la forza di un vulcano e come un vulcano mi rende incandescente, calda, pericolosa.

Un amore che conosce la forza della vita, della natura sommersa, la forza della creazione; un amore pieno, vitale come la lava che fuoriesce dal vulcano e scende a valle senza fermarsi, implacabile, poderosa, bellissima.

MIMMA COLASANTI di Prato

Il vulcano è traccia di qualcosa di antico e profondamente vivo. 

E’ come un dio pagano dal temperamento furioso e imprevedibile, ma capace di essere nido o morbida culla per un seme portato dal vento. 

Un emblema posto a ricordare la precarietà degli uomini.

LARA DALLA RIVA di Montebelluna ( Treviso)

Ho voluto interpretare la prima tappa nella giungla arrivando al Vulcano dell’entusiasmo perchè questa è la Giungla delle emozioni

Vulcano=Forza ma anche entusiasmo

L’entusiasmo fra tutti i sentimenti è il più bello perchè il più generoso. L’entusiasmo è un moto d’animo contagioso che crea gioia e non chiede niente. Chi riesce ad entusiasmarsi anche in tempi di crisi ha un passaporto per il futuro che lo porterà ovunque

Lara Dalla Riva

LAURA TAVAZZI di Milano

illustrazione di Laura Tavazzi

STEFANIA STRANO di  LodiVecchio, provincia di Lodi

illustrazione di Stefania Strano

MARINA BASSI

illustrazione di Marina Bassi

DHYANA STELLA TARLINDANO da Venezia

illustrazione di Dhyana Stella Tarlindano

MANUELA CORDIOLI di Pergine Valsugana

Illustrazione di Manuela Cordioli

RITA MASI di Pistoia

illustrazione di Rita Masi

ROBERTA FALCIANI

illustrazione di Roberta Falciani

MONIA NANNINI di Prato
Illustrazione di Monia Nannini

DILETTA SARTORIO di Novara

illustrazione di Diletta Santoro

Pubblichiamo Per la Prima tappa ( VULCANO = Forza) una coppia fantastica che ha deciso di partecipare con questo divertente abbinamento di storia e Immagine I DUE PROTAGONISTI SONO:

l’Autrice SIMONA SGHERRI e l’Ilustratore MARCO MILANESI

QUESTA è LA LORO TAPPA N 1°

Vivere in un vulcano per noi non sarebbe salutare ma per gli abitanti di Lavico lo è. Aria ricca di gas altamente cancerogena alla quale si sono così ben adattati da divenirne immuni e non solo; possono camminare sulla cenere incandescente e con le mani prendere lava appena eruttata. Così fabbricano oggetti preziosi, creazioni artistiche e artigianato di pubblica utilità. Se per caso passate di là, fermatevi! Lavico si trova 1 chilometro sotto il vulcano Lavi, sull’isola Magmi, nell’oceano Laviniano, pianeta Erut, terza galassia; buon viaggio!Simona Sgherri

Illustrazione di Marco Milanesi

TAPPA N. 2

dell’Autrice SIMONA SGHERRI e l’Ilustratore MARCO MILANESI

Iersera sul corriere c’era il seguente comunicato: “Il pianeta Terra cerca ogni tipo di aiuto per spengere gli incendi che stanno distruggendo le foreste pluviali”. La notizia è volata per tutto l’universo, fino al vulcano Pirox. L’allegra popolazione di piroclastici, esseri viventi di varie misure che variano da pochi centimetri a qualche metro hanno offerto collaborazione. A poche ore dal loro intervento sono già stati spenti decine di roghi, loro possono vedere al buio, muoversi nel fuoco e respirare tranquillamente fumo, sono resistenti e anche coraggiosi! La Terra comunica: “Grazie amici”.

Simona Sgherri

illustrazione Marco Milanesi

MARIA PIA MASIERO di Feltre (BL)

illustrazione di Maria Pia Masiero
ALESSANDRA GIANCRISTOFARO, di Parabiago (MI)
illustrazione di Alessandra Giancristofaro

Un vulcano, a volte, è un cono all’ ingiù Il gelato dalle viscere sale e va su, Freddo gelato denso e goloso Cola lento sui bordi ed esce copioso, Trovane uno e prova ad assaggiare Quel magma goloso dal sapore stellare!”

TERZA AGNOLETTI di lastra a Signa FI

Vulcano era il bambino che con i pastelli creava mondi fantastici e bizzarri, che inventava storie sempre più belle. Cercarono di spegnerlo, ma riuscì a iscriversi al Liceo Artistico, mentre la madre lo voleva geometra. Architetto, scrittore e pittore, insomma un vulcano:  mio nipote.

Terza Agnoletti

ELENA ROSSI di Rovereto, Trentino Alto Adige

Dopo mille anni che non spargeva la sua forza in tutto il pianeta, decide di riprendere il suo potere. Basta immondizia sul suo bel mantello, diventato verde perché l’erba si è ripresa il suo spazio. Rivuole il suo mantello scuro di lava incandescente: rossofuoco, giallosole e arancioacceso solidificato. Brucia gli errori ma non perdonerà più chi non rispetta la Natura.

Elena Rossi con la partecipazione di Giada Mattei (mia figlia).

LAURA FARINA di Chieti
illustrazione di Laura Farina

SOMETTA FORMENTIN di Padova

1° tappa -vulcano= forza…..anche la saggezza di questo vecchio vulcano che  ogni tanto si   vuole far sentire !!!

                                      grazie da Simonetta

Questa Illustrazione è di Simonetta Formentin

MARTA GELSUMINI di Prato

Illustrazione di Marta Gelsumini

Illustrazione della Piccola MARIA HELENE NDIAYE di otto anni

Maria Helene Ndiaye con la sua illustrazione

SILVIA ABBATI di Parma

Nel paese dei vulcani ribollenti nascono solo bambini incandescenti: al posto delle mani hanno  braci ardenti e al posto degli occhi stelle cadenti. Quando si radunano attorno a un cratere questo è quello che puoi vedere: Lapillo con un cucchiaio gigante mescola la minestra fumante, poi porge una scodella ai suoi amici ed esclama: “Perbacco se qui siam felici!”.

Silvia Abbati

MARINA BASSI di Verona

Illustrazione di Marina Bassi

SABRINA GINOCCHIO di Vigasio (VR) anninata all’illustrazione di

LETIZIA CAMILLETTI di Vigasio VR

Dall’alto vi osservo, siete proprio piccoletti. Sieti lì fermi adagiati sul fondo ad assorbire il calore. Il caldo aumenta, ma voi rimanete ancora immobili. Vi tengo d’occhio, so che l’attesa non sarà lunga. Ecco uno si muove, poi un altro, un altro ancora, piano piano iniziate tutti a saltellare.  All’improvviso inizia l’esplosione: POP-POP-POP che meraviglia il pop-corn che scoppia!

Sabrina Ginocchio

Illustrazione di Letizia Camilletti

DILETTA RICCI di Prato

Diletta Ricci e la sua illustrazione

ROMINA ANTONELLO  da San Martino di Lupari (Pd)

Vulcano era il nome di un’ emozione , che spaventava tanto le persone, venne percio’ rinchiusa dentro una montagna per contenere la sua irruenza. La forza dell’emozione non si puo’, contenere e così Vulcano eruttò dimostrando che la natura si riprende sempre i suoi giusti spazi .

Romina Antonello

CRISTINA SPAGARINO di Torino

Illustrazione di Crstina Sparagino

RACHELE BENEDINI di Verona

L’illustrazione di Rachele Benedini

IRENE IORNO di Perugia

UMBERTO ROSSI di Campi Bisenzio (FI)

Grande è lo spavento della Vulcanessa Askia quando il figliol suo, il vulcanetto Citrullo, per la prima volta la chiama, adorante, volge le braccia alla fonte dell’amor suo e grida a gran voce la prima parola!
E lesta si scuote la mamma dormiente che subito erutta in chioma, la lava di luce lucente!

questa illustrazione è di Umberto Rossi

VALENTINA LOCOROT di Varese

Disegno di Valentina Locorot

LUCIA CRISTINA TAMENI di Calcinato (Brescia)

Conosco un vulcano forte davvero che sa illuminare il tuo cielo più nero.
Si accende, sfavilla, travolge all’istante col suo buonumore di energia scoppiettante. Trasborda di idee, entusiasmo, passioni, la sua lava ti avvolge di forti emozioni.
Ma che fortuna per chi ha in un’amica un vulcano così!

GIULIA BITOSSI di Vinci Località Sovigliana (FI)

Il Re Vulcano piange lacrime di fuoco e,arrabbiato, scaglia lapilli incandescenti. Si è innamorato della Luna, ma lei lo guarda indifferente dal suo trono stellato.

Rassegnato, piano piano si quieta e, dalla terra nutrita dalla sua cenere, spuntano fiori…la Luna sorride. Sa che sono per lei…

FRANCESCA SCHWEIGER ( altrimenti detta Rimalibra), Lima , Perú

Pura energia  nella GIUNGLA del gioco,

lapilli, scintille, basta nulla e prendo fuoco.

Magma ribolle, nel mio petto, proprio al centro

sento esplodere la forza  della rabbia che ho dentro.

Poi l’incendio si scioglie, cola lungo le sponde

lenta lacrima calda come  lava che scende

se mi stringi, sorridi, mi prendi per mano

e mi dici che sono il tuo bimbo VULCANO.

VANIA BORTOT di Ponte nelle Alpi (BL)

La crosta del suo petto era molto dura, come roccia di montagna.

Custodiva le lacrime dei rimpianti e dei sogni spezzati che ribollivano come lava di vulcano.

Esplose, tutto in un sol istante.

Furono caldi fuochi d’artificio e la paura svanì, lasciando il posto ad un rinvigorito coraggio.

ANTONELLA IACOPOZZI di Cavriglia (Arezzo)

Illustrazione di Antonella Iacopozzi

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ECCO I CLICK DEI PARTECIPANTI ALLA SECONDA TAPPA DEL CONTEST

UN SENTIERO NELLA GIUNGLA PALMA= ARMONIA

qui di seguito pubblichiamo per la settimana che va dal 14 al 20 aprile tutti i vostri CLICK:

Ecco il primo click arrivato da LAURA FARINA di Pergine Valsugana

Questo il click per la seconda tappa di Un Sentiero nella Giungla”

di MANUELA CORDIOLI di Pergine Valsugana

Un Sentiero nella Giungla, secondo click

di EVELINE BENTIVEGNA di Zurigo

Microstoria per la 2 Tappa del “SENTIERO NELLA GIUNGLA

di MIMMA COLASANTI di Prato

ARMONIA E BELLEZZA

Il limpido cielo solcato solo da qualche nuvola pigra.

Una lieve brezza muove il prato spettinato, dove una mano generosa ha seminato migliaia di piccoli fiori.

Un tripudio di colori accarezza lo sguardo. Dal giallo intenso del tarassaco, al blu trasparente della borragine, al lilla della scabiosa, al rosso sangue dei papaveri.

L’ombra amica di una maestosa quercia, un libro, le voci gioiose dei bimbi che giocano.

Oubblichiamo l’illustrazione di RITA MASI di Pistoia

Rita Masi

GIUNGLA = ARMONIA questa è la microstoria di

CATERINA BORSCI di Teramo

Un fresco e leggero mormorio è il susseguirsi delle onde in riva al mare

mentre la bianca spuma si infrange lentamente a riva.

Non è un miraggio nel deserto ma una vera oasi di pace e armonia:

seduta all’ombra di una palma, nella calura estiva, guardo il mare

ed è qui che approda ogni pensiero.

Pubblichiamo l’idea di Armonia per la tappa del gioco PALMA = GIUNGLA

di ROMINA ANTONELLO di San Martino di Lupari PD

In un’ isola tropicale vive una palma che danza in armonia. Crea intorno a sé bellezza ed a guardarla regala pace interiore e leggerezza. Dona benessere a tutti ed è lì che vorrei essere.

ALESSANDRA GIANCRISTOFARO di Parabiago

Il tema dell’armonia è l’Acqua

Alessandra Giancristofaro

La classe 3 C della scuola primaria Puccini, si unisce in questo lavoro collettivo, collaborando insieme, tante idee e spunti stimolanti, hanno dato vita a questa storiella ironica e simpatica .

3 C PUCCINI: insegnante Simona Sgherri

La palma Ola viveva sul bordo di un laghetto, la sua caratteristica erano le foglie, così enormi che i bambini le usavano come scivoli. Per molti anni Ola visse lì, poi un mattino un airone rosa le si posò accanto, lei lo ammirò e incuriosita cercò di imitare il movimento delle ali con i suoi grandi rami. Riuscì così a sollevarsi dal terreno, le grandi foglie le permisero di volare in alto nel cielo. Ola viaggia sul mare seguendo i gabbiani ma ogni anno torna al laghetto per far scivolare i bambini sulle sue ali, ops! foglie.

LAURA TAVAZZI di Milano

Laura Tavazzi

MARCO MILANESI e SIMONA SGHERRI di Prato
Marco Milanesi

Fra tutti i coccodrilli dei Caraibi, Ivo era il più strano, non cacciava mai, nuotava poco, insomma si faceva prendere dalla pigrizia. Sotto la palma Vitti si appartava spesso per leggere e fantasticare. Lei con i suoi rami ricchi di foglie gli offriva un fresco riparo e non poteva fare a meno di guardarlo con profonda ammirazione. Un giorno Ivo e Vitti iniziarono a parlare e piano piano le voci divennero un’armonia che li unì per sempre in un sogno d’amore.

Simona Sgherri

Illustrazione di Marco Milanesi

SILVIA ABBATI di Parma

Ehi riesci a sentirmi? Certo che riusciva a sentirla. Ma Paolo preferiva non rispondere. 

Lentamente si girò dall’altra parte. 

Piccoli riverberi di luce rosa attraversavano la sua stanzetta e un caldo tepore lo avvolgeva dolcemente.

Socchiuse gli occhi.

Era tutto così perfetto!

È ancora presto per nascere, pensò.

E sorridendo continuò a farsi cullare da quel meraviglioso mare.

Silvia Abbati

SIMONA SGHERRI di Prato

In Polinesia è la palma Foinì, assai ricercata perché dalle sue noci di cocco esce un succo benefico. Ogni anno centinaia di persone giungono da lei per guarire da malattie gravi o trovare sollievo alle loro pene. Il 13 luglio si festeggia la felicità ritrovata, per l’occasione migliaia di persone si radunano intorno a Foinì portando doni e nella notte appare in cielo un enorme astro scintillante che brillando accende tutti i cuori.

Simona Sgherri

SIMONA SGHERRI di Prato

C’era una palma di nome Nica che era stanca di vivere nel giardino pensile in pieno centro città. Sciupata e mezza appassita fuggì, le sue lunghe radici le permisero di correre veloce e arrivare all’isola dei suoi sogni. Lì si scelse un angolo di paradiso dove accarezzata dalla brezza marina e coccolata dai raggi del sole riprese forza e dignità. Oggi è alta sei metri, sinuosa nelle curve dei suoi rami, elegante e soprattutto gonfia di dolcezza nell’animo.

Simona Sgherri

UMBERTO ROSSI di Campi Bisenzio FI

presenta la sua Microstoria e la sua Illustrazione

PALMARMONIA: nessuna distanza può separare il bene dal bene.
La draghetta Letizia adesso danza di gioia! Non è nata da un uovo ma da una noce di cocco, 
e ha ritrovata, fra le palme, la sua dolce armonia mentre il mare accarezza l’amata spiaggia 
e l’arcobaleno abbraccia, colorandolo, il mondo.

Umberto Rossi

FRANCESCA SCHWEIGER di Llima, Perú

presenta la sua microstoria

Si inchina graziosa, snella, elegante

la chioma frondosa  di un verde brillante

calda di sole  ha il rpofumo del mare

di un porto sicuro verso cui navigare.

Dopo un viaggio nel mondo , nel suo abbraccio di foglie

come un’oasi  di pace  Mamma Palma ti accoglie.

LUISA SCOPIGNO di Firenze

Luisa Scopigno

VALERIA VARAGONA di Udine

Valeria Varagona

GIGLIOLA FERRARI

Corro impaurita, passi veloci mi seguono ed io procedo disperato la mia corsa, guardo dietro di me, nessuno mi segue.

Lontano vedo del verde, colori improvvisi, tanti occhi mi guardano ed io mi nascondo dietro una palma.

Sento piccoli gridolini di felicità, l’ombra di quel fusto mi ripara dal sole ed io… in quei colori, finalmente, mi sento a casa.

Gigliola Ferrari

Illustrazione di LETIZIA CAMILLETTI di Vigasio VR

affiancata dalla microstoria di SABRINA GINOCCHIO di Vigasio VR

Letizia Camilletti

Siete in tan: e mi stupisco, ma come fate? Col naso all’insù, il mio sguardo è incollato su di voi: la vostra coordinazione è perfeIa. Volteggiando create una danza unica e inimitabile. Non cerco una risposta, mi basta osservare il vostro movimento. Il volo armonioso degli stormi.

Sabrina Ginocchio

illustratrice MONIA NANNINI di Prato affiancata con l’opera in prosa di ELENA ROSSI di Rovereto Trentino Alto Adige

Un tratto sottile, un gesto gentile, seduta sull’erba di metà Aprile, scrivono rime dal sole baciate le mie dita lunghe e affusolate. Ogni mio respiro profondo è un viaggio in giro per il mondo che coglie il profumo della Natura in fiore…e ogni suo colore. Diventano parole nella mia piuma rosa e ognuna sul foglio poi riposa.

Elena Rossi

DILETTA RICCI di Prato

DHYANA STELLA TARLINDANO da Venezia

Dhyana Stella Tirilando

DANIELA PARMA di Bozzolo Mn

La Palma quando ama dona i suoi frutti alla sua adorata camminando con lei verso il sole 

Daniela Parma

LARA DALLA RIVA ci invia la sua microstoria e la sua illustrazione per la seconda tappa PALMA = ARMONIA

“Albero bello dal verde cappello  stan gli animali  proprio ai tuoi piedi e con dolce armonia ogni tristezza  scaccerai via.

Lara Dalla Riva

VALENTINA LOCOROTONDO di Varese

Valentina Locorotondo

MARTA GELSUMINI

Marta Gelsumini

LUCIA CRISTINA TAMENI

Ondeggiava al caldo vento tropicale danzando una musica dolce e lenta che solo lei sentiva. Una palma rara, così sensibile che le sue fronde scompigliate e bellissime cambiavano spesso colore, uno per ogni emozione provata. Nessuno sapeva il suo segreto tranne…un uccellino. Che di lei si innamorò.

Lucia Cristina Tameni

IRENE IORNO di Perugia

Irene Iorno

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BUONA VISIONE PER I CLICK DEI PARTECIPANTI ALLA TERZA TAPPA DEL CONTEST UN SENTIERO NELLA GIUNGLA SEMAFORO=PERICOLO

SARA ABAD dalla Sardegna ci invia la sua interpretazione di: SEMAFORO=PERICOLO

Sara Abad

CLAUDIA DEL CURTO di Fano PU ci invia la sua interpretazione di: SEMAFORO=PERICOLO

Claudia del Curto

LAURA TAVAZZI di Milano

laura Tavazzi

STEFANIA RAI di Piacenza

In ognuno di noi c’è un pesce che vive in una boccia di vetro. Il tuo di che colore è? ROSSO, bloccato nel suo contenitore? GIALLO, curioso del mondo ma che si limita a guardarlo attraverso il vetro? VERDE, pronto a fare il salto? 
Stefania Rai

Stefania Rai

CINZIA DI COSTA

Cinzia di Costa

MARTA GELSUMINI di Prato
Marta Gelsumini

DANIELA PARMA di Bozzolo Mn 

Daniela Parma

EVELINE BENTIVEGNA da Zurigo

Eveline Bentivegna

SCUOLA PUCCINI di Prato lavoro collettivo della Classe 3C

insegnate Simona Sgerri

In via Guerra era il semaforo Pippo che si guastava sempre, il giallo era verde, il verde era rosso e il rosso era giallo. Si accendeva a casaccio creando un sacco di incidenti e mettendo in difficoltà gli animali che per andare a scuola passavano di lì. Per fortuna Vito il cacciavite e Adina la lampadina con un filo nuovo della corrente lo aggiustarono perbenino. Adesso gli animali e i bambini passano tranquilli e tutto funziona secondo le regole. Ricordatevi però: Fermatevi sempre col rosso!

IRENE IORNO di Perugia

Irene Iorno

ROMINA ANTONELLO di San Martino di Lupari (PD).

Il pericolo non ha colori, ma ce l’ hanno i suoi avversari. Rosso fuoco il camion dei pompieri, bianco il camice di dottori ed infermieri, giallo  e rosso è l’ elisoccorso e trasparente l’ acqua che disseta col suo corso

Romina Antonello

VAVARAT di Udine

Vavarat

GIULIA BITOSSI di Sovigliana

…finalmente le auto sono sulla linea di partenza…il motore romba, l’aria è carica di elettricità e adrenalina. Dopo tanti mesi di lockdown i piloti sono tornati a sfidarsi sulla pista e l’emozione si fa sentire.Il semaforo è rosso, l’attesa è snervante. Pronti,scatta il verde…Partiti!

Giulia Bitossi Vinci località Sovigliana 

GIGLIOLA FERRARI

I colori si alternano nella mente di Semmi, il trenino volante.

Il rosso lo confonde e la rabbia non lo fa ragionare.

Il giallo illumina e scalda le sue lamiere.

Il verde gli ricorda che finalmente può viaggiare tranquillo.

Il pericolo è passato, una rosa è spuntata nel prato vicino al suo cammino.

Gigliola Ferrari

CARLA NEGRINI di Appiano Gentile

Carla Negrini

VALENTINA LOCOROTO di Varese

Valentina Locoroto

SIMONETTA FORMENTIN di Piombino Dese, Padova

Simonetta Formentin

ALESSANDRA GIANCRISTOFARO di Parabiagio

Alessandra Giancristofaro

LUISA SCOPIGNO di Campi Bisenzio FI

Luisa Scopigno

SILVIA SCARPELLINI di Salò
Silvia Scarpellini

SIMONA SGHERRI E MARCO MILANESI di Prato

Le guance si accendevano di rosso, mentre i suoi occhi verdi brillavano ogni martedì pomeriggio quando il lampeggiante del mezzo pulizia strade attraversava il viale col suo fare lento e minuzioso. Lei non smetteva di fissarlo e lui con garbo ricambiava roteando le sue spazzole in segno di saluto. Poi l’incanto svaniva, le auto riprendevano a transitare e nell’aria la musica diveniva quella dei motori e clacson. Il pericolo era scongiurato!

Simona Sherri

MARCO MILANESI
Marco Milanesi

Monia Nannini di Prato

Monia Nannini

CATERINA BORSCI di Teramo

Mia e Leo erano cresciuti volteggiando al trapezio nel Circo Kam, quella sera esibivano il nuovo numero per il loro pubblico. Al rullo dei tamburi Mia vide la fune inclinata. Le bastò guardare impaurita Leo e fu un semaforo rosso, si capirono al volo!

Il pubblico applaudì ignaro il numero di sempre.

Caterina Borsci

Il piccolo KEVIN TRANZILLO ci invia la sua interpretazione della terza Tappa del Contest Semaforo = Pericolo in prosa e grafica

C’era una volta Dina la stradina curiosa,

Chiese al suo amico Sam il semaforo, dove fossero finite le auto.

Sem rispose: “ siamo in zona rossa”!!

Una vocina apparve dal nulla…

Ciao sono Rina la mascherina,

le auto sono ferme a casa e io ho il compito di proteggervi dal virus…

All’improvviso chiamò Cino il vaccino

E disse:  “ Tranquilli ci penso io “!!!

VIRGINIA BORLA e FEDERICA BUGARIN di Torino

Illustrazione di Virginia Borla, testo di Federica Bugarin, Torino.

“Zauelì si aggira nella giungla in cerca di fiori per ornare la sua casa.D’improvviso vede il fiore più bello!Il calice verde e fresco, petali di sole, pistilli rosso sangue.Si avvicina per coglierlo, ma scorge le foglie chiudersi su di lei.Un balzo e fugge via dalle fauci della pianta elfivora.” 

Federica Bugarin

Virginia Borla

ELENA ROSSI del trentino Alto Adige

“Come osate! Provare a prendere il mio posto! Sono io l’unica e sola Regina della Paura! Solo io avvolta da cieli grigi intrisi di lampi, fulmini e travolgenti vortici di tormenta, che bagnano verdi prati rigogliosi e chiare acque tranquille, dove voi potete godere della luce più splendente. Mai vi permetterò di elevarvi alla mia altezza di paura.”

Elena Rossi

DILETTA RICCI di Prato
Diletta Ricci

UMBERTO ROSSI di Campi Bisenzio FI e

Angelmaridel di Baronissi (SA)

Presentano il loro lavoro in prosa e l’illustrazione per la Terza tappa Un Sentiero Nella Giungla

Angelmaridel:

Il semaforo è un amico che ti dice cosa fare, quando sei sul marciapiede e vorresti attraversare.
Quando è rosso per esempio, raccomanda “Non passare!”, ora è il turno dei motori, loro possono sfrecciare.
Ma che accade se, distratto, stai guardando il cellulare, e incurante del pericolo continui a camminare?
Non lo voglio immaginare! Ché un draghetto non c’é sempre ad avvisare. “Dove credi tu di andare?”

Umberto Rossi

MARINA BASSI di Verona

Marina Costa Bassi

Mimma Colasanti di Prato

La flessibilità.

La flessibilità sostenuta dai sani principi, vorrei fosse insegnata ai bimbi,

affinché imparino ad essere retti, ma anche generosi con gli altrui ed i propri sbagli.

Non siamo semafori dalla ridotta gamma di colori, ma esseri imperfetti, e dalle mille sfumature, bisognosi di gentilezza.

Mimma Colasanti

I CLICK DEI PARTECIPANTI ALLA QUARTA TAPPA DEL CONTEST

Contest UN SENTIERO NELLA GIUNGLA CASCATA = ARMONIA

qui di seguito pubblichiamo per la settimana che va dal 28 aprile aò 4 maggio tutti i vostri CLICK:

CLAUDIA DEL CURTO di Fano (PU)

Claudia del Curto

GIUSY ACUNZO
Giusy Acunzo

IRENE IORNO di Perugia

Irene Iorno

VIRGINIA GORINI di Prato

Virginia Gorini

FARINA LAURA di Chieti

Laura Farina

TAVAZZI LAURA di Milano

Laura Tavazzi

FEDERICA NINNOLO ci invia la sua prosa per la quarta tappa del Contest

Testo:

La cascata è come un momento

che segna un rinnovamento.

L’acqua cade in un tormento

e poi segna un cambiamento.

A noi non resta che prendere esempio da questo suo comportamento.

Che dopo l’attimo di fermento

c’è sempre  appagamento.

SIMONETTA FORMENTIN di Piombino Dese Padova

Simonetta Formentin

La fantasia dei ragazzi è INVIDIABILE!!!😃Arriva infatti al nostro contest ” Un Sentiero nella Giungla” il lavoro di squadra ( L’unione fa la forza)!!! della classe 3 C della scuola primaria Puccini di PRATO con la loro interpretazione in prosa e illustrata della QUARTA TAPPA Tappa del nostro Gioco dal titolo ( CASCATA = RINNOVAMENTO)La classe è coordinata dalla maestra Simona Sgherri!

EVELINE BENTIVEGNA da Zurigo
Eveline Bentivegna

Postiamo l’interpretazione in prosa di MIMMA COLASANTI di Prato per la 4° TAPPA del CONTEST ” UN SENTIERO NELLA GIUNGLA”

Il fiume scorre impetuoso per portare il suo tributo al mare.

Fa suo ogni ruscello, torrente o rivolo che incontra: vuole portare a destino quanto più possibile il suo carico di vita.

Improvvisamente enormi massi frenano la sua corsa, poi un salto nel vuoto.

La meraviglia di una cascata nasce da un ostacolo, un imprevisto che fa inciampare.

Mimma Colasanti

UMBERTO ROSSI di Campi Bisenzio FI con la sua illustrazione realizzata insieme ad ANGELMARIDEL con l’interpretazione in prosa di di Umberto Rossi per la 4° TAPPA del CONTEST

Dove casca la cascata, tutta d’acqua immacolata? Perché danza la fanciulla? Sulla roccia lei basculla! S’è salvata la bambina, manco fosse un’acciughina, dalla bocca del varano, che non è vegetariano!Rinnovata è la speranza, che non sia solo una danza, e sull’argine vicino, posi lei il suo piedino!

Umberto Rossi

Umberto Rossi

ROMINA ANTONELLO di San Martino di Lupari

C’è una cascata molto speciale in un regno molto vicino oppure lontano.Le sue acque trasportano ricordi belli e brutti , persone buone e cattive , momenti facili e difficili , ma alla fine del suo corso, li giù dove lei si getta c’ è sempre una rinascita che piena di fiducia aspetta.

Romina Antonello

FEDERICA NINNOLO

La cascata è come un momento che segna un rinnovamento.L’acqua cade in un tormentone poi segna un cambiamento.A noi non resta che prendere esempio da questo suo comportamento.Che dopo l’attimo di fermento c’è sempre appagamento.

Federica Ninnolo

Illustrazione di LETIZIA CAMILETTI di Vigasio (VR) Testo di : SABRINA GINOCCHIO di Vigasio (VR)

C’è un fiore il dente di leoneche si crede un gran burlone:oggi mostra la sua criniera giallae su di lui si posa la bella farfalla,domani vi mostrerà il suo soffice ciuffoe impaziente attenderà il vostro sbuffo.Qual soffio allegro e leggero dei bambiniper spargere ovunque i suoi delicati semini.

Sabrina Ginocchio

Letizia Camiletti

lavoro di squadra della CLASSE3 C della SCUOLA PRIMARIA PUCCINI di PRATO con la loro interpretazione in prosa e illustrata della QUARTA TAPPA Tappa del nostro Gioco dal titolo ( CASCATA = RINNOVAMENTO)La classe è coordinata dalla maestra Simona Sgherri!!!!!

Il riflesso della luce rimbalzava sulla purezza del getto d’acqua, mentre Ada sotto il velo da sposa si preparava a una nuova vita. Immersa nella sua bellezza si tuffava tra cristalli e gocce di freschezza, avvolta da un solo ornamento, una collana di perle. Oggi tutto sarebbe cambiato, Ada stava attraversando la cascata di sogni che l’avrebbe portata alla felicità.

RITA MASI di Pistoia

Rita Masi

CATERINA BORSCI di Teramo

Emma temeva la pioggia. Quel giorno, senza ombrello, dal cielo grigio uno scroscio improvviso la investì. Accettò la sfida e fu una cascata di leggerezza. Tolse le scarpe e danzò con la pioggia, ridendo di sé ad occhi chiusi e i capelli bagnati. Lui la guardò divertito e danzò con lei. Per sempre!

Caterina Borsci

ALESSANDRA GIANCRISTOFARO di Parabiago MI
Alessandra Giancristofaro

CATERINA BORSCI di Teramo ci invia il suo contributo in prosa per la 4° Tappa del Contest UN SENTIERO NELLA GIUNGLA 8

Emma temeva la pioggia. Quel giorno, senza ombrello, dal cielo grigio uno scroscio improvviso la investì. Accettò la sfida e fu una cascata di leggerezza. Tolse le scarpe e danzò con la pioggia, ridendo di sé ad occhi chiusi e i capelli bagnati.Lui la guardò divertito e danzò con lei. Per sempre!

di Caterina Borsci

TERZA AGNOLETTI di Signa FI ci invia la sua opera in prosa

UNA PICCOLA CASCATA SALVIFICASi era persa nella faggeta. Da più di un’ora cercava di scendere a valle, ma il terreno ineguale e la fitta nebbia la confondevano. A un tratto sentì uno scroscio d’acqua: una piccola cascata, ma così bella, anche nella nebbia! Seguendo il corso del fiume, in poco tempo raggiunse il paese.

Terza Agnoletti

VARART di Udine

Varart

MANUELA CORDIOLI di Pergine Valsugana

DHAYNA STELLA

E’ con noi AURORA DAVERIO una bravissima piccola illustratrice di 11 anni. Ci invia la sua bellissima interpretazione della Casacata=Rinnovamento

Aurora Daverio

MARINA BASSI con la sua interpretazione in prosa e illustrata di Casacata = Rinnovamento

S’immerse lentamente nelle acque fresche di quella cascata che limpida le avvolgeva il corpo…il suo sguardo rimase nei miei occhi rinnovando per sempre quell’amore perduto

Marina Bassi

GIGLIOLA FERRARI ci invia una breve prosa abbinata ad un’illustrazione per raccontarci la sua CASCATA=RINNOVAMENTO

Sono caduta e mi sono rialzata sotto l’acqua mi sono bagnata.Sono volata nel cielo sereno controllando ogni mio pensiero.Son ritornata finalmentee…controllo la mia mente. Il tuffo nella cascata è servito per ritrovare il sorriso.

Gigliola Ferrari

FRANCESCA SCHWEIGER, RIMALIBRA dal Perù ci invia la sua prosa illustrata da FLORANNA CHINELLI di Milano.

L’ acqua che sgorga dalla sorgente con trasparenze sempre nuovenasce cantando , corre fra i sassi, é fresca, é viva, sempre si muove.E da rigagnolo si fa ruscello e da ruscello si fa torrentesenza paura di trasformarsi, senza timore della corrente.Guarda indietro NONNO FIUME ora che giá scorre lentoe ringrazia ogni CASCATA, ogni salto e mutamento.

FRANCESCA SCHWEIGER, RIMALIBRA

Floranda Chinelli

DILETTA RICCI di Prato

Diletta Ricci

LUISA SCOPIGNO di Firenze

Luisa Scopigno

I CLICK DEI PARTECIPANTI ALLA QUINTA TAPPA DEL CONTEST

Contest UN SENTIERO NELLA GIUNGLA

SOTTOMARINO=PENSIERO PROFONDO

qui di seguito pubblichiamo per la settimana che va dal DAL 5 ALL’11 maggio tutti i vostri CLICK:

IRENE IORNIO di Perugia

Irene Iorno

ROMINA ANTONELLO di San Martino di Lupari

Nell’ oceano più profondo , naviga un sottomarino giallo e tondo.È un oceano di pensieri ben nascosti nei cuori .Navigando in lungo e in largo qualche lacrima io spargo..due tre ed assai , possono creare il mare sai.

Testo di Romina Antonello

GIUSY ACUNZO

Giusy Acunzo

UMBERTO ROSSI di Campi Bisenzio FI, ci invia la sua illustrazione

Stavolta invia anche un’opera in prosa scritta a due mani da lui e l’autrice ANGELMARIDE.

Buona lettura

Testo di Angelmaridel & Umberto Rossi

Assai fondo è l’oceano infinito, per il giallo sottomarino!Quante cose si vedono laggiù se il coraggio hai d’affondare?Sei scontroso o sorridente? Amichevole o bruschino?Esplorando nel profondo, sei capace di sognare?Laggiù solo non sarai, perché soli non si è mai!Re Tritone e la Sirena, fanno festa sulla scena!

Umberto Rossi

CLAUDIA DEL CURTO  di Fano (PU)

Claudia Del Curto

MARTA GELSUMINI di Prato

Sottomarino = pensieri profondi è la 5° Tappa del gioco “Un Sentiero nella Giungla” e questa divertente interpretazione in prosa e collage ci è inviata dai ragazzi della 3 C Puccini Pratocoordinati dall’insegnante Simona Sgherri

Splash! Il sottomarino Lampadino è pronto per una nuova immersione, apre il portellone e una lunga fila di turisti entra al suo interno,  bambini, mamme, babbi, maestre e due pesciolini. Tutti vogliono trasformare in positivo i propri pensieri perché sanno, che nel buio delle profondità marine con l’aiuto di Lampadino, beep!  si accenderà una lucina in mente, che cambierà le emozioni difficili in buone. Fiuum! Scivola lento sempre più giù e … “Ce la posso fare! Mi sento meglio! Devo riprovare! Mi impegnerò per riuscire! “ evviva!  Esperimento riuscito. Din don! La campanella suona, attenzione ai due pesciolini: si stanno baciando perché hanno riscoperto l’amore.

I ragazzi della 3 C Puccini Prato

Insegnante Simona Sgherri

SILVIA SCARPELLINI di Salò

CATERINA BORSCI di Teramo

EVELINE BENTIVEGNA da Zurigo

LAURA TAVAZZI di Milano

Si presentano in coppia SIMONA SGHERRI e MARCO MILANESI per il loro contributo in prosa e illustrato per la 5° TAPPA Sottomarino = Pensiero Profondo che fa parte del gioco “Un Sentiero Nella Giungla”

Infondo al mare tra relitti, tesori e pesci era il sottomarino Lù che si aggirava silenzioso nelle profondità marine. Si sentiva solo e incompreso, era stato deriso dalle magnifiche navi e barche di lusso. Ormai vecchio e acciaccato nessuno lo considerava più. Un giorno il pesciolino Bò che non sapeva mai cosa fare, lo notò e gli si avvicinò incuriosito. Lù sorrise prima per il solletico e poi per la gioia di aver trovato un amico. Bò chiamò tutti i pesci in aiuto, Lù fu lucidato e rinvigorito dalla loro considerazione; adesso ha ripreso a navigare anche in superficie, dove tutti lo aspettano per salutarlo quando passa. Donare un pensiero buono a qualcuno è importante, rende felici entrambi. Lù e Bò infatti sono inseparabili.

Simona Sgherri Illustrazione di Marco Milanesi

Fiabe Dhyana Stella Tarlindano di Venezia

DILETTA RICCI di Prato

MANUELA CORDIOLI di Pergine Valsugana.

MARINA BASSI di Verona

l pensiero profondo nell’intero mondo, sei libero di pensare leggere e continuare…

Il pensiero profondo ti avvolge nel suo tondo, è un sottomarino pronto all’immersione, dove

occhi e sguardi sono pronti all’azione…

Stai al gioco trattieni il respiro e tuffati nel mare più profondo!

RITA MASI di Pistoia

Sabrina Ginocchio di Vigasio e

Letizia Camiletti di Vigasio (VR) ci inviano la loro interpretazione della

5 Tappa SOTTOMARINO= PENSIERO PROFONDO

Sono solo avvolto dal buio e dal silenzio. Non so dove mi trovo, ma una cosa è certa: ho paura di non riuscire a emergere. Non mi arrendo perché voglio vedere la luce.
Sento una forza dentro di me che mi spinge a salire. Ecco non sono più soNoterra sono germogliato. Ero un piccolo seme e ora sono un bel girasole.

Tutti siamo dei germogli.

DANIELA PARMA di Bozzolo Mn

GUENDALINA PASSERI Assisi, Perugia

la piccola AURORA DAVERIO ci invia la sua interpretazione del fioco “UN SENTIERO NELLA GIUNGLA”!

Alessandra Giancristofaro, Parabiago di Milano

“In fondo…c’è sempre la vita”

RANCESCA SCHWEIGER, RIMALIBRA dal Perú

Chiudo  gli occhi per un momento, mi tappo le orecchie cosí io sento

solo  il mio cuore tamburo profondo ed  il respiro ritmo del  mondo.

Nel   buio  blu filtra una luce…  scorgo quel posto  che tanto mi piace…

e poi torno a giocare, sono solo un bambino ma é bello l’istante nel SOTTOMARINO.

ECCO I CLICK DEI PARTECIPANTI

ALLA SESTA TAPPA DEL CONTESTUN SENTIERO NELLA GIUNGLA

6° TAPPA – COCCODRILLO = ISTINTO

Qui di seguito pubblichiamo per la settimana che va dal DAL 12 AL18 maggio tutti i vostri CLICK:

ROMINA ANTONELLO di San Martino di Lupari (PD) ci invia la sua prosa per la sesta tappa al contest

Come la corazza del coccodrillo protegge dai pericoli .. è l’ istinto, quella vicina flebile o assordante che ci chiama e ci suggerisce cosa fare o non fare. Sta a noi ascoltarla ed interpretarla , ma non si deve mai ignorarla.

Romina Antonello

CLAUDIA DEL CURTO di Fano PU

CATERINA BORSCI di Teramo

Tra le calde piume del suo nido, l’aquilotto conosce solo il battito d’ali della sua mamma.

L’aria è fredda tra le cime bianche e silenziose ma l’ampia valle è lì che aspetta, verde e rigogliosa.

La giovane aquila spiega le ali e guarda lontano. Ora è padrona del suo futuro.

Comincia così il suo volo.

Caterina Borsci

DANIELA PARMA di Mantova

TERZA AGNOLETTI di Lastra a Signa

Disgrazie e offese l’avevano indurita. Sapeva anche azzannare, non con i denti, ma con le parole, specialmente i villeggianti che venivano d’estate nella casa vicina. Ecco i nuovo arrivati: andò subito per marcare le distanze.

Un bambino piccolo con le manine grassocce coglieva i fiori della malva. La guardò, le sorrise, le porse un fiore e disse: Nonna!

Il guscio del coccodrillo andò in frantumi e le parole divennero dolci e gentili.

Terza Agnoletti

SCUOLA PUCCINI DI PRATO CLASSE 3 C

coordinati dall’insegnate Simona Sgherri

6 TAPPA    Coccodrillo = Istinto

Si narra che tanto tempo fa un coccodrillo di nome Coco-Crock fosse particolarmente istintivo. Accadde che mangiò una scuola fortunatamente vuota, in seguito si morse una zampa pensando fosse un panino; divorò  interi alberi di cocco e altri animali. Un giorno distrattamente mangiò un peperoncino gigante eccessivamente piccante e  la bocca gli si infiammò al punto che iniziò a sputare fiamme. Esse arrivarono in cielo ed è così che si formò la costellazione Coco-Crock.

I ragazzi della 3 C Puccini

Insegnante Simona Sgherri

RITA MASI da Pistoia

HILENIA RICCI da Carrara

AURORA DAVERIO di Solferino MN (categoria Bambini)

SILVIA SCARPELLINI di Salò

LAURA TAVAZZI di Milano

FLORIAN ZYBA di Milano

EVELINE BENTIVEGNA da Zurigo

UMBERTO ROSSI di Campi Bisenzio FI e ANGELMARIDEL, ci inviano la loro illustrazione

TESTO di Umberto Rossi

E’ così che il coccodrullo, sì, fantastico ma un po’ grullo,si credeva (essendo brillo), il Parlante cocco-Grillo!E, sentenza su sentenza, invitava a più presenza,dal suo libro la bambina, a uscire ogni mattina,per percorrere il pianeta, affrontandovi ogni meta!Ma se il rischio è in ogni dove, sol se tenti poi si gode!

SIMONA SGHERRI E MARCO MILANESI di Prato al gioco ” UN SENTIERO NELLA GIUNGLA”

SIMONA CI INVIA LA SUA PROSA E MARCO LA SUA ILLUSTRAZIONE

Si racconta che nella palude Zucconia viveva un popolo di coccodrilli, dove un po’ per l’aria un po’ per l’umidità erano tutti testoni e pure maleducati. I litigi erano all’ordine del giorno: “Questo è mio! L’ho visto prima io! Mi stai antipatico!”  e così zuffe, morsi e lotte. Un giorno arrivò Ernesto un loro simile che aveva imparato a dominare tutti gli istinti peggiori, era calmo, razionale, e distinto. I coccodrilli lo notarono e cominciarono ad imitarlo, risolveva tutte le situazioni con le buone maniere, era sempre contento e quindi tutti volevano essere come lui. Divenne il loro capo, li educò e soprattutto li rese umanamente solidali.

Simona Sgherri

MARINA BASSI di Verona invia la sua interpretazione in prosa e illustrazione della 6 Tappa

Il coccodrillo ti morde con lo sguardo

palpebre come foderi di coltelli

nascondono denti insonni

sentieri nella carne

premono verso lo stagno

vieni divorato dalla tua

stessa occhiata

Dhyana Stella Tarlindano da Venezia

Nel fiume della vita molte insidie affiorano dalle acque che scorrono, ma l’istinto può aiutarci a capire quali siano le cose corrette da fare…
Le cose sbagliate guardano insidiose come coccodrilli,  ma a volte tra loro appare la scelta giusta, cioè un coccodrillo amico, con il quale intraprendere con coraggio nuove avventure superando mille pericoli.

Sabrina Ginocchio di Vigasio (VR)

6 TAPPA

COCCODRILLO = ISTINTO

Dopo aver combinato un malanno

se ti nascondi dietro l’inganno,

lacrime di coccodrillo non ti salveranno.

E alla fine ti dispiace e ti senti un tiranno:

ascolta attentamente la vocina del cuore

chiedi scusa e passerà tutto il dolore.

MANUEL CONTI in arte MAKO di Firenze

DONATELLA MARRI

SETTIMA TAPPA ASTRONAVE=TRANSIZIONE

Pubblichiamo di seguito i CLICK con illustrazioni storie e foto per la settimana che va dal 19 al 25 Maggio

EVELINE BENTIVEGNA

LAUDIA DEL CURTO di Fano PU

Caterina Borsci di Teramo invia il suo micro racconto che parla di ASTRONAVE = TRANSIZIONE

Ormai ho lasciato alle spalle il nostro sole e ho di fronte mondi nuovi.Dall’oblò vedo l’ultimo bagliore dei motori accesi.Attraversare il buio dell’Universo è meravigliosamente sconvolgente.Stelle e mondi di mille colori mi passano accanto ma nulla assomiglia al tremendo azzurro della Terra!

Caterina Borsci di Teramo

IRENE IORNO di Perugia

Lavoro collettivo dei ragazzi della 3 C Puccini di Prato con l’insegnante Simona Sgherri

L’astronave Pip Pop ha la forma di un biscotto, ogni giorno si tuffa nella via Lactea con le altre navicelle a forma di ciambella o di caramella. Ci ha fatto toccare stelle fatte con gocce di bianco cioccolato e lo strato di caramello del pianeta Martex. Facendo questo viaggio abbiamo capito che niente è impossibile e quindi il nostro consiglio è “non perdete mai la speranza!”

LAURA TAVAZZI di Milano

RITA MASI di Pistoia

Alessandra Giancristofaro di Parabiago, Milano.

ROBERTA FALCIANI di Milano

SIMONA SGHERRI e MARCO MILANESI di Prato con il loro lavoro che per Simona interpreta la nostra ASTRONAVE (tema della 7 Tappa del Gioco Un Sentiero nella Giungla) con una prosa, mentre MARCO con una divertente illustrazioneBuona lettura e visone a tutti.

Un giorno Mirko vide una palla in mezzo a un prato e le diede un calcio per giocare, ma poi si accorse che era rigida … era un’astronave. Essa si alzò piano da terra un po’ impaurita per l’accoglienza ricevuta e decise di restare in alto. Da lassù vide la guerra, la malattia, la cattiveria e rimase inorridita. Così intervenne e bombardò il pianeta Terra d’amore e solidarietà. Adesso Mirko è diventato astronauta e non dà più calci agli oggetti rotondi, è convinto che tutti possiamo convivere insieme e condividere le meraviglie universali.

Simona Sgherri

Ecco L’interpretazione della 7 TAPPA di MONIA NANNINI di Prato con la sua illustrazione e ELENA ROSSI di Rovereto, Trentino Alto Adige

Testo: Elena Rossi

Ma dove vanno tutti? Non troveranno la Luna!”“A me lo dici Astronave. Guarda: hanno cambiato anche il mio colore!”“Non pensarci Luna; possiamo aiutarli. Noi siamo i loro veri Sogni!”I crateri di Luna si riempivano dei colori che le mandava Astronave, e lei, li trasformavain arcobaleno che usciva dalla sua piccolo bocca rotonda.

Dhyana Stella Tarlindano di Venezia

Con un disegno i pensieri e i sogni possono vagare nello spazio tra pianeti e stelle ed un fantastico viaggio in astronave è una magica transizione che permette di superare barriere e confini… Viaggiando con la mente anche una stanza può diventare l’Universo, uno spazio speciale che si connette al cielo esterno… Si può così raggiungere qualunque luogo e anche i mondi più diversi e lontani.

Created with GIMP

Atterrano in velocità anche Umberto Rossi & Angelmaridel proponendoci la loro ultima interpretazione del Gioco Un Sentiero Nella Giungla, illustrata e in prosa.

Vasto e grande è l’universo, quanto i sogni di fanciullache su magica astronave navigando si trastulla…Certo è solo transizione, c’è da farsene ragione.Ma nel vuoto più assoluto, d’improvviso l’ha veduto!Finalmente ritrovato, è l’amore suo perduto!

E’ con noi AURORA DAVERIO una bravissima piccola illustratrice di 11 anni. Ci invia la sua bellissima interpretazione della 7a tappa

QUESTI I CLICK DEI PARTECIPANTI ALL’OTTAVA TAPPA DEL CONTEST

UN SENTIERO NELLA GIUNGLA MINIERA = TESORO

qui di seguito pubblichiamo per la settimana che va dal 26 maggio al 1 giugno – tutti i vostri CLICK:

Romina Antonello di San Martino di Lupari (PD)

Avere un tesoro vuol dire avere le persone che ami accanto, non servono dobloni d’oro o diamanti da miniera , servono sorrisi abbracci e comprensione..perché solo così la vita acquisisce il senso che merita

TESTO di Romina Antonello

CLAUDIA DEL CURTO di Fano (PU)

Umberto Rossi di Campi Bisenzio (FI) & Angelmaridel di Baronissi (SA) che ci inviano la loro illustrazione corredata da una prosa scritta da UMBERTO ROSSI

Triste e sola è la miniera, si è nascosta tutta intera

col tesoro misterioso ben celato e assai prezioso.

Lei desidera apposta, da qualcuno la risposta.

Io soltanto l’ho trovato, il tesoro tanto amato!

E’ nascosto nel mio cuore, a trovarlo è stato un fiore.

Desiderio capovolto, a girarlo è stato un volto!

Umberto Rossi

I RAGAZZI DELLA CLASSE 3 C DELLA SCUOLA PUCCINI DI PRATO:

ci inviano la loro bella illustrazione e storia

Nella miniera delle pietre magiche i topini Tiki Tak possono esaudire tutti i desideri. Per chi lo vuole un unicorno ci sarà; se pianista o calciatore, ballerina o attore vuoi diventare, questo si realizzerà. Puoi aiutare il mondo a guarire facendo scomparire ogni dolore e se proprio vuoi fare di più, metti un messaggio in una bottiglia e chiedi di far arrivare un po’ di fortuna in ogni cuore.

I ragazzi della 3 C Puccini PratoInsegnante Simona Sgherri

DANIELA PARMA

EVELINE BENTIVEGNA da Zurigo

CATERINA BORSCI di Teramo

Nel buio profondo della miniera una gran luce riesco a vedereche sarà mai tanto bagliore? Sicuramente un gran forziere!Ma io non cerco tesori e gemme preziosequel che vedo, in realtà, son stelline luminosePer esaudire desideri tutte qui son cadute e nei nostri sogni sono benvenute.

Testo di Caterina Borsci

ROBERTA FALCIANI di Torino

DHYANA STELLA TARLINDANO

ALESSANDRA GIANCRISTOFARO di Parabiago (MI)

SIMONA SGHERRI di Prato ci invia Sto arrivando! l’illustrazione che il testo

Ludovico  percorreva ogni giorno in lungo e in largo le lunghe gallerie della miniera  in cerca di pietre preziose, e ogni volta che ne trovava una si sentiva felice. La fatica lo accompagnava come un’amica, così il peso era lieve. Scavava nel buio guidato dalla sua tenue lucina sul casco, ogni minerale trovato era un dono per gli altri, per i poveri e per i malati. Il suo desiderio di aiutare senza remore lo riempiva di virtù rendendo la sua vita piena d’amore.

Simona Sgherri

Francesca Schweiger, Rimalibra dal Perú interpreta insieme a Florian Zyba di Milano Il tema MINIERA= TESORO

illustrazione di Florian Zyba di Milano testo Schweiger, Rimalibra dal Perú Buona lettura e visione a tutti!

L’argento dei capelli, l’ óro dei raccontibrillano i ricordi nei suoi occhi di diamantiIo m’incanto ad ascoltarla perché ha visto tante cosee le conserva in fondo al cuore come gemme preziose.E’ il tesoro inestimabile della vita giunta a sera: la memoria una ricchezza, la mia NONNA una MINIERA

Francesca Schweiger

illustrazione di Florian Zyba

AURORA DAVERIO di 11 anni di Solferino

SABRINA GINOCCHIO di Vigasio (VR)

Ho seguito le indicazioni di una mappa del tesoro e mi ha portato in una grotta. Nell’oscurità ho trovato un forziere. Ho sollevato il coperchio. All’interno ho trovato una chiave e un biglietto con su scritto: “Il tesoro sei tu: spalanca tutte le porte che desideri!”.

Sabrina Ginocchio

LAURA TAVAZZI di Milano

FARAH KALILBIEK di Roma.

DILETTA RICCI di Prato

CLICK DEI PARTECIPANTI PER LA NONA TAPPA DEL CONTEST

Il SENTIERO NELLA GIUNGLA – PONTE SOSPESO = PAURA

qui di seguito pubblichiamo per la settimana che va dal 2 Giugno all’8  giugno – tutti i vostri CLICK:

CLAUDIA DEL CURTO di Fano (PU)

ROMINA ANTONELLO di San Martino di Lupari

Al di là della paura cosa c’è? Risposte, domande , scoperte , incontri rivelazioni. La paura , fedele allarme della sopravvivenza oltre la quale a volte si deve andare per trovare il vero gusto della vita.

Romina Antonello

RITA MASI di Pistoia

…a volte ci si abitua così tanto a stare sospesi che finiamo per abbellire il ponte…e allora mi chiedo: il vero coraggio è percepire il bello di stare sospesi o attraversare il ponte?!

Rita Masi

CATERINA BORSCI

“Iniziare un’attività è come fare il primo passo su un ponte traballante:c’è voglia di percorrerlo tutto d’un fiato ma la paura ti ferma.Allora bisogna fidarsi del proprio ingegno e mirare il traguardo.Le gambe poi percorreranno la distanza senza paura”.Così disse il saggio guardandomi negli occhi.

Caterina Borsci

DANIELA PARMA di Mantova

Al gioco UN SENTIERO NELLA GIUNGLA ci sono i bambini più giocosi del mondo che ci inviano la loro interpretazione della NONA TAPPA del gioco PONTE SOSPESO= PAURA

Insieme alla maestra Simona Sgherri i ragazzi della 3 C della scuola Puccini di Prato incantano tutti!!!BravissimiIIIII

“Ho paura del buio, ho paura dei brutti sogni, ho paura dei mostri, ho paura dell’altezza, ho paura dei fantasmi, ho paura di annegare!” gridavano i cuccioli della giungla, “io ho paura dell’imbarazzo!” intervenne la più piccola delle scimmie facendosi largo. Poi insieme attraversarono il ponte sospeso sfoderando tutto il loro coraggio, arrivati dall’altre parte esultarono felici, perché avevano vinto i timori e per quel giorno non ebbero più paura.

I ragazzi della 3 C Scuola Primaria Puccinicoordinati dalla maestra Simona Sgherri

Umberto Rossi di Campi Bisenzio (FI) e Angelmaridel di Baronissi (SA)

Un lavoro eseguito in collaborazione, con un’ immagine realizzata da entrambi e un testo scritto solo da Umberto Rossi.

Tempestoso è il fiume che separa le due rive ma, al contempo, le unisce.Fragile è il ponte che avvicina chi dal fiume e dalla paura è separato.Oscuro è il bosco che sul fiume si affaccia.Impauriti i cuori di chi non sa se avrà mai l’amore dell’amato.Solo la speranza del non detto, trattiene più del fiume tempestoso.Aprire il cuore all’incerto è attraversare il ponte e raggiungere il sogno, facendone realtà.

Umberto Rossi

SIMONETTA FORMENTIN di Piombino

GIANCRISTOFARO ALESSANDRA, di Parabiago MI

SIMONA SGHERRI di Prato con la sua prosa e MARCO MILANESI di Prato con la sua illustrazione

Si incamminò a passi lenti, cauto, su quel ponte sospeso che gli avrebbe permesso di mettersi in salvo. Ad un tratto una fune si spezzò e cominciò a vacillare ma non poteva tornare indietro, così si aggrappò con tutte le sue forze e sfoderò anche un coraggio mai visto. Il ponte stava cedendo e ormai era appeso a un filo. Non c’era più tempo da perdere, il cuore batteva all’impazzata, quando finalmente toccò terra, ce l’aveva fatta e ora sarebbe stato tutto diverso per lui.

Simona Sgherri

Dhyana Stella Tarlindano

DILETTA RICCI di Prato

Maria Cristina Sermanni di Firenze

Auguri!!! Oggi è il mio compleanno e tutti mi fanno gli auguri ma non sanno che dietro quel sorriso di ringraziamento si nasconde una paura latente: arrivare a 70 anni significa “sentire” che la strada davanti è vicina alla meta finale, che si è vissuto abbastanza per essere felici ma non si è ancora pronti a lasciare quello che conosciamo per affrontare un mondo nuovo, il mondo dello spirito da sempre dentro di noi ma ancora sconosciuto. Occorre alzare lo sguardo per vederlo, lo sguardo dell’anima i cui occhi sono il nostro cuore, il nostro sé superiore, tutto il nostro essere. E allora davvero sarà un felice compleanno!

Maria Cristina Sermanni

Sabrina Ginocchio di Vigasio (VR) ci invia la sua interpretazione in prosa abbinata all’illustrazione di LETIZIA CAMILETTI di Vigasio

Lo sento si muove. Ieri era fermo, perché oggi dondola?Più passa il tempo, più traballa. La paura che si stacchi aumenta.Panico, se cade rimarrà un buco! Forse è meglio che chieda aiuto: «Si muove!».«Stai per perdere il tuo primo dentino, poi ne crescerà uno più bello», mi rassicura la mamma.

EVELINE BENTIVEGNA

CINZIA MELIS


LAURA TAVAZZI di Milano

illustrazione di Laura Tavazzi

ECCO I CLICK DEI PARTECIPANTI PER LA DECIMA TAPPA DEL CONTEST

SENTIERO NELLA GIUNGLA – 10° TAPPA – SPECCHIO = VERITA’ E INGANNO

qui di seguito pubblichiamo per la settimana che va dal 9 Giugno al 15  giugno – tutti i vostri CLICK:

CLAUDIA DEL CURTO

UMBERTO ROSSI di Campi Bisenzio (FI) & ANGELMARIDEL DI BARONISSI (SA)

con la loro illustrazione comprensiva di una micro storia

FARAH KHALILBI

invia la sua microstoria e un’illustrazione

Mi chiamo Farah Khalilbi. Sono stato affascinato dallo specchio fin da bambino e sembrava che ci fosse un altro mondo… Mi metto davanti allo specchio e guardo il mio viso con percezioni diverse: buono, cattivo, arrabbiato; E alla fine sono arrivato alla conclusione che non sono mai e completamente me stesso e dipende dalle circostanze intorno a me, è stato scoperto in un altro allo specchio o fuori.

Farah Khalilbi

Ed eccoli qua i piccoli amici della 3 C della scuola PUCCINI DI PRATO. Grazie di cuore a tutta la classe da parte del Prato per il lavoro svolto durante questo lungo periodo.

Un gruppo di giovani autori e illustratori all’opera per costruire storie e disegni bellissimi interpretando le tappe del nostro Gioco. Un ringraziamento speciale da tutto il PRATO va anche all’insegnate SIMONA SGHERRI che ha creduto in questo gioco, stimolo per la fantasia e la creatività dei giovani.

Ciak il topolino era molto affezionato al suo specchio antico, dove si ammirava ogni giorno compiacendosi della sua bellezza, credendosi un leprotto. Un giorno lo specchio gli disse: “Quanto a bellezza sei bello, ma ti manca la modestia!” Ciak rimase male e andò a comprare la modestia, però scoprì che non era in vendita. Lo specchio gli consigliò di cercarla nel suo cuore e Ciak dopo tanto cercare la trovò e smise perciò di guardarsi sempre allo specchio.I ragazzi della 3 C Puccini, salutano tutti augurando buone vacanze!

Insegnante Simona Sgherri

ROMINA ANTONELLO di San Martino di Lupari

Li davanti a me c’ e’ qualcuno ,che conosco da anni , e che vuole dirmi qualcosa da sempre, ascoltarla è difficile , lì davanti a me c’è il mio apparire , e nascosto dentro c’è il mio essere …

Romina Antonello

SIMONA SGHERRI E MARCO MILANESI di Prato

Ci inviano il loro lavoro per la partecipazione al gioco con un’illustrazioje e una microstoria

Un giorno un delfino smise di tuffarsi e nello specchio d’acqua si vide riflesso, sorpreso e incantato pensò che si trattasse di un fratello gemello e cominciò a saltare e a fare capriole, vedendo che l’altro faceva lo stesso, si convinse che si trattava proprio di un suo fratello. Per tutto il giorno si divertì giocando col suo riflesso, poi scese la sera e non vide più niente, allora comprese l’inganno e capì di essere stato molto ingenuo.

Autrice Simona Sgherri Disegnatore Marco Milanesi

RITA MASI di Prato

CATERINA BORSCI

Ho trovato in solaio uno specchio impolverato e per farlo luccicare ho molto faticatocon stupore vedo che l’immagine riflessa è una vera principessa:occhi blu sognanti, chioma bionda e perle luccicanti.“Specchio dorato chi è costei qui imprigionata?”Ma sono io!Da un sogno mi sono appena svegliata!

Testo di Caterina Borsci

EVELINE BENTIVEGNA

LAURA TAVAZZI di Milano

DILETTA RICCI di Prato

SABRINA GINOCCHIO e LETIZIA CAMILETTI

SABRINA invia il suo testo a corredo dell’illustrazione di LETIZIA

Sul mio viso vedo un bel sorriso. Un sorriso di gioia. Lo specchio mi chiede: «Come stai?».Sul mio viso allargo il sorriso e rispondo: «Bene!». Lo specchio in silenzio riflette il mio cuore: non è certo di buon umore. Specchio non volevo ingannarti, ma volevo solo dimenticare la tristezza.

Sabrina Ginocchio

Dhyana Stella Tarlindano da Venezia 

DANIELA PARMA

Ci sono I CLICK DEI PARTECIPANTI PER L’UNDICESIMA TAPPA DEL CONTEST

UN SENTIERO NELLA GIUNGLA – 11° TAPPA – PARCHEGGIO=ATTESA

qui di seguito pubblichiamo per la settimana che va dal 16 Giugno al 22 giugno – tutti i vostri CLICK:

CLAUDIA DEL CURTO Fano Pu

Lavoro di coppia di

SIMONA SGHERRI con la sua micro storia e MARCO MILANESI con la sua illustrazione.

Camminare era la sua unica opportunità, si divertiva anche a correre o arrampicarsi per poi fermarsi a riposare sotto le foglie larghe al fresco di qualche pianta. Contava i giorni, le ore e i minuti nell’attesa che le ali spuntassero per poter volare. Immaginava che la sua vita sarebbe stata migliore e con grandi opportunità. Un mattino si svegliò trasformato … era una farfalla, il sogno si era avverato.

Simona Sgherri

EVELINE BENTIVEGNA arriva da Zurigo

RITA MASI di Pistoia

FARAH KHALILBI

Scrive il Testo di Francesca Schweiger, Rimalibra

e l’ illustrazione di Florian Zyba

È stato un tempo strano, fermo come in attesai giorni bloccati e la vita sospesa.A te che sogni il volo, la libertà del viaggioè parso di star fermo nel grigio di un parcheggio…ma i bambini lo sanno che con fantasiaun parcheggio diventa per pura magiacampo da calcio , pista da ballo o rampa di lancio per un nuovo decollo.

Francesca Schweiger

Realizza il Testo Umberto Rossi di Prato

Illustrazione Anglemaridel e Umberto Rossi di Prato

Sempre attesa, sempre attesa, al “Barcheggio” sempre attesa… quando arriva la sorpresa?Ma la nave non si è arresa! E le vele ha spiegate per raggiunger vette alate!Nel frattempo il tempo inganno, vo’ pescando senza affanno!Ma la scarpa io ho pescata, la sorpresa m’è arrivata!

Umberto Rossi

DILETTA RICCI di Prato

DHYANA STELLA TARLINDANO da Venezia

SABRINA GINOCCHIO di Vigasio VR

Con la zappa faccio un solco e semino. Ogni giorno mi fermo e osservo.Finalmente sono spuntate le piantine. Attendo ancora e arrivano i fiori. L’ attesa non è terminata. Al posto dei fiori ci sono i frutti rossi, li prendo e faccio un buon sugo rosso.La pasta col pomodoro ha bisogno di attesa.

Sabrina Ginocchio
LETIZIA CAMILETTI di Vigasio VR

ci invia testo ed illustrazione per questa undicesima tappa

“Con la zappa faccio un solco e semino. Ogni giorno mi fermo e osservo.Finalmente sono spuntate le piantine. Attendo ancora e arrivano i fiori. L’attesa non è terminata. Al posto dei fiori ci sono i frutti rossi li prendo e faccio un bel sugo rosso.La pasta col pomodoro ha bisogno di attesa.”

Letizia Camiletti

LAURA TAVAZZI di Milano

I VOSTRI CLICK DEI PARTECIPANTI PER LA DODICESIMA E ULTIMA TAPPA
SATURNO= LENTEZZA

qui di seguito pubblichiamo per la settimana che va dal 23 Giugno al 30 giugno – tutti i vostri CLICK:

Farah Fhalilbiek

Claudia del Curto di Fano

EVELINE BENTIVEGNA da Zurigo

Sono SIMONA SGHERRI E MARCO MILANESI di Prato.

Volava … volava … finché si aggrappò ad un anelo di Saturno. Si lasciò trascinare dall’armonia celestiale, danzando con le stelle. Per la prima volta dimenticò la velocità, Gionni, il re dei falchi, maestoso, avvolto nelle sue lunghe piume color grigio ardesia, adesso volava lento. Le sue ali si muovevano leggere accarezzando l’infinita serenità.

Simona Sgherri

MARCO MILANESI
CATERINA BORSCI

Sono sempre di corsa ma ci sono momenti che hanno il privilegio della lentezza:nelle sale concerti, dal silenzio irrompe la magia degli strumenti e la musica sovrasta ogni cosa.Niente fretta quando vedo e ascolto il mio musicista preferito; l’unico tempo che regna sovrano è quello degli spartiti.

Caterina Borsci

ROMINA ANTONELLO

Lento scorre il fiume nel suo letto. Lento soffia il vento senza crear difetto, gira il pianeta attorno all’ orbita e del giorno e la notte scandisce la vita.

Romina Antonello

Sabrina Ginocchio di Vigasio (VR)

Ne apro uno, poi mi ricordo di aprire l’altro, ancora non vedo bene. Sbadiglio.Tiro su un braccio e l’altro lo segue. Allungo una gamba e l’altra si stira.Sento il mio respiro e faccio un altro sbadiglio. La quiete del lento risveglio.È solo un sogno, suona la sveglia e ruzzolo giù dal letto.

Sabrina Ginocchio

LAURA TAVAZZI di Milano

AURORA DAVERIO ( sezione bambini)

Silvia Scarpellini

RITA MASI da Pistoia

Umberto Rossi di Campi bisenzio (FI) e Angelmaridel di Baronissi, (SA).

Lento è il procedere delle cose e dello smisurato orizzonte che ruota in giostra, il cosmo sopra le nostre teste. E lento e pacifico il nostro divenire, nel raccogliere stelle e pianeti, per noi ispirazione a disegnare e scrivere storie su libri incantati. Ed è Saturno, con i suoi anelli, che ci ricorda il lento e dolce dondolio della culla, nella quale le stelle ci hanno deposti, come fiori in un vaso dipinto da noi.

Umberto Rossi

Opra di Umberto Rossi e di Umberto Rossi di Angelmaridel
LETIZIA CAMILETTI

Diana Stella Tarilando

DILETTA RICCI di Prato

Passeggiando per Firenze LA MATTINA

SABATO 13 MARZO ORE 10,40

RITROVO ORE 10,40,00 IN VIA RICASOLI ANGOLO P.ZA DUOMO

La passeggiata avrà una durata di un’ora e venti minuti

Percorso facile adatto a tutti.

passeggiando conosceremo laboratori e luoghi diversi l’uno dall’altro ma pieni di storie curiosità e aneddoti da raccontare.

Quota di partecipazione € 11,00 comprese radio con auricolari per migliore ascolto.

PRENOTAZIONI OBBLIGATORIE

scrivendo un whatsapp al 3664475991

oppure scrivendo una mail a: visiteguidate@associazionemarginalia.org

Un po’ di storia sul commesso fiorentino


Il commesso, o mosaico fiorentino in pietre dure, è un’antica tecnica artistica e artigianale. Consente di ottenere tarsie in pietre dure (anche molto pregiate) con particolari estremamente minuti.

Già conosciuto nel XV secolo, durante la signoria dei Medici il mosaico fiorentino conobbe un notevole impulso. Culminerà nel 1588 con l’istituzione dell’Opificio delle Pietre Dure. (tuttora esistente) per opera del Granduca Ferdinando I Dè Medici.

Nel commesso (il cui nome – in riferimento alla tecnica di lavorazione

deriva dal verbo latino committere, cioè congiungere. Si utilizza una vasta gamma di materiali lapidei, costituiti sia dalle pietre normalmente riscontrabili anche nei rivestimnti e negli elementi di arredo (come ad esempio varie tipologie di marmi o la pietra paesina.Molto diffusa in Toscana e costituita da calcare compatto e argilla. Sia da vere e proprie pietre semi-preziose, tra cui la malachite, i lapislazzuli, l’agata, l’onice, l’occhio di tigre e l’alabastro. L’accostamento di materiali molto diversi per colore, texture e venature, tagliati in forme sempre diverse (e strettamente dipendenti dalle caratteristiche del soggetto rappresentato) produce infatti effetti pittorici straordinariamente realistici.

Per realizzare un mosaico, per prima cosa si prepara un bozzetto in scala 1:1, segnando accuratamente i contorni delle varie figure: su questa base andranno infatti tagliate le sagome in pietra che comporranno la tarsia finale, ed è quindi fondamentale che il disegno preparatorio sia molto preciso.

Successivamente, si passa alla scelta del materiale più adatto allo scopo,

perché nel commesso fiorentino tutti gli effetti cromatici e coloristici (comprese le più minute sfumature e le varie texture, come ad esempio la corteccia di un tronco di legno) sono ottenuti semplicemente sfruttando le caratteristiche della pietra naturale: la malachite può suggerire ad esempio la vegetazione, per il cielo si usa il turchese, la pietra paesina si rivela perfetta per i tronchi degli alberi o le montagne, e così via.

Via Romana a Firenze da P.za della Calza alla Farmacia Granducale, storia di una strada e i sui edifici – Passeggiata d’arte

NUOVA DATA DA STABILIRE

Ritrovo ORE 16 – in Piazza della Calza lato destro con la porta alle spalle dove c’è la fermata del 36

Tutti i partecipanti saranno microfonati per migliore ascolto

Necessario utilizzo delle mascherine

Durata del percorso: un’ora e venti ca

Percorso pianeggiante adatto a tutti, percorreremo via Romana partendo da Piazza della Calza fino a Piazza San Felice dove troveremo la farmacia Granducale. Tanti edifici interessantissimi pieni di storia e curiosità dall’inizio alla fine.

La quota di partecipazione è di € 11,00 a persona

ragazzi fino a 12 anni gratuito

Graditi amici a 4 zampe.

PRENOTAZIONI OBBLIGATORIE

whatsapp: 3664475991 – visiteguidateassociazionemarginalia.org

Un po’ di storia

Sebbene Firenze fosse tagliata fuori dalla Via Francigena, le sue chiese, i suoi santi famosi come San Miniato e alcuni santuari facevano sì che vi passasse comunque un nutrito numero di pellegrini diretti a Roma o che da lì tornavano indietro, attraverso un tracciato della via Cassia. Anticamente via Romana, siccome si trovava sull’asse centrale che taglia in due la città era quindi attraversata da questi viaggiatori e pellegrini per questo lungo il suo tracciato si incontrano ancora numerosi edifici che un tempo erano ospedali per la cura e l’alloggio dei viandanti. Si hanno notizie di ben nove ospedali affacciati su questa strada, ma di alcuni si sono completamente perse le tracce.

Col tempo la zona ha cambiato fisionomia, soprattutto dopo che la sede granducale fu trasferita nel vicino Palazzo Pitti, diventando rapidamente una zona di moda fra le famiglie più ricche, anche se i migliori palazzi si allinearono nelle vie parallele, mantenendo la vena di zona popolare pittoresca che anche oggi si può percepire.

Ai tempi del Fantozzi (inizi anni 1840), «rimpetto al cancello del Giardino Reale di Boboli», aveva sede il Ministro di Francia presso la corte granducale. La via fu attraversata da numerosi cortei di dignitari che entravano in visita alla città da sud ed ogni anno vi passa la Mille Miglia.

Giardino Annalena

Oratorio dei Bini
Maestro degli Argonauti

Il Parco delle Cascine di Firenze, passeggiata nel polmone verde della città con l’Arboricoltore Matteo Cortigiani, il professore Davide Casarosa e un folto staff per parlare non solo delle piante monumentali ma anche della storia antica e moderna del Parco.

DOMENICA 28 FEBBRAIO 2021 ORE 16

Ritrovo ore 16, in Piazza Vittorio Veneto davanti alla statua equestre di Vittorio Emanule II

Percorso pianeggiante, facile per tutti

Durata del percorso un’ora e 30 minuti, passeggiando e soffermandoci in più punti.

Consigliate scarpe e abbigliamento comodo

Tutti i partecipanti saranno microfonati per migliore ascolto e distanziamento

Quota di partecipazione € 11,00 a persona compreso sistema radio con auricolari

Ragazzi fino a 12 anni gratuito

PRENOTAZIONI OBBLIGATORIE

inviando un whatsapp al 3664475991

oppure scrivendo a :visiteguidate@associazionemarginalia

Un Po’ di Storia

l Parco delle Cascine di Firenze ha una storica vocazione pubblica che emerge con il Granduca di Toscana Pietro Leopoldo di Lorena. Saranno aperte alla città in occasione di eventi e festeggiamenti organizzati dalla corte. Nell’estate del 1787, per il matrimonio della principessa Maria Teresa con Antonio Clemente di Sassonia. Nel parco vengono allestiti giochi e spettacoli a cui partecipano più di 70.000 persone.

Le Cascine.

Dalla prima metà del 1500 costituivano una vasta tenuta agricola di proprietà di Alessandro e Cosimo I de’ Medici. Era destinata a riserva di caccia. Diventano così il luogo di grandi feste popolari, analogamente a quanto avveniva in quegli anni nei giardini di Vienna.

È però con Elisa Baciocchi, Granduchessa di Toscana dal 1807 al 1815, che le Cascine diventano un vero e proprio parco pubblico che nella seconda metà del secolo arriva a superare per fama e per godibilità altre mete amate dai fiorentini come Pian dei Giullari o Fiesole.

L’apertura verso gli abitanti di Firenze, e verso la nuova borghesia, è principalmente l’esito di un’adesione alla società “moderna” che afferma uno stile di vita e una visione evoluta dello spazio pubblico e delle relazioni tra le classi sociali.

La Chiesa di San Marco e l’apertura straordinaria della Sagrestia

L’associazione Culturale Marginalia, propone per

NUOVA DATA DA STABILIRE

una visita guidata all’interno della chiesa di San Marco con un’apertura straordinaria della Sagrestia e tutti i paramenti sacri antichi.

Ritrovo ore 16,00 in Piazza San Marco davanti all’ingresso della chiesa

Tutti i partecipanti saranno microfonati per migliore ascolto e mantenimento delle distanze

Necessario utilizzo della mascherina

Quota di partecipazione € 11 a persona

Nella quota sono comprese radio riceventi e auricolari.

Bambini fino a 12 anni gratuito.

Visita di un’ora e 15 minuti ca

PRENOTAZIONI OBBLIGATORIE SCRIVENDO AI NOSTRI CONTATTI:

Whatsapp 3664475991 mail: visiteguidate@associazionemarginalia.org 

oppure sull’evento Facebook https://www.facebook.com/associazioneculturalemarginalia/

Qualche notizia
L’attuale chiesa di San Marco fu costruita su iniziativa dei monaci Silvestrini del Monte Fano. Un ordine di Benedettini riformati, fondato nel 1267 nelle Marche da Silvestre dei Gozzolini (1177-1267) nel 1299. Nel luglio del 1300 l’allora detto San Marco Nuovo fu costituito in parrocchia e davanti alla facciata venne aperta una grande piazza cittadina. Così solo alla metà del Trecento la chiesa poté finalmente dirsi conclusa. Infatti come apparato architettonico fu costruita la cappella maggiore, fondata da Pia dei Caponsacchi nel 1341.
Nel corso del Trecento
l’ordine dei silvestrini, grazie a finanziamenti di privati, e donazioni quindi all’esenzione delle imposte, poté occuparsi decorosamente della manutenzione dell’immobile. La navata centrale  della chiesa venne ornata di altari e decorazioni parietali. Fino a quando nel 1355 circa viene commissionata la tavola con il Crocifisso. Posta originariamente in iconostasi e oggi in controfacciata. Nel 1402 i padri commissionarono a Niccolò di Lorenzo l’esecuzione dell’ancona per l’altare maggiore. Ma a dire il vero col passare del tempo il prestigio dei monaci venne a decadere. Inoltre c la loro condotta destò scandalo nel popolo fiorentino. Al discredito morale corrispose la diminuzione delle offerte. Venuti a mancare i fondi, per di più si iniziò anche un inevitabile degrado di tutto il complesso. I fiorentini, scontenti dei religiosi e dello stato di manutenzione del complesso, nel gennaio del 1418 ne fecero pubblica querela al papa Martino V. Infatti lo supplicarono di sostituire ai Silvestrini i Padri Domenicani dell’Osservanza di Fiesole.

Luci di Ognissanti, la festa del primo novembre.

Sandro Botticelli, Simonetta Vespucci, Wolfgang Mozart e lo splendido crocifisso di Giotto.

DOMENICA 1 NOVEMBRE ORE 16,00

visita guidata

Con l’associazione Culturale Marginalia vi proponiamo un affascinante percorso all’interno di una chiesa piena di storia con opere di artisti, quali Giotto, Botticelli, Domenico Ghirlandaio e tanti altri. Ma anche la sepoltura della bella Simonetta Vespucci, ritratta da Botticelli nella sua primavera, opera iconica del nostro rinascimento e tante altre curiosità.

PRENOTAZIONI OBBLIGATORIE

potrete inviarci una mail a: visiteguidate@associazionemarginalia.org

oppure inviarci un whatsapp 3664475991

NECESSARIO per la visita:

utilizzo della mascherina

distanziamento sociale

tutti i partecipanti saranno muniti di radio riceventi con auricolari per distanziamento e miglior ascolto.

La visita durerà un’ora e venti minuti

Quota di partecipazione € 10,00 per la visita Luci di Ognissanti

la quota prevede il servizio guida, il noleggio radio con auricolari

CENNI STORICI:

La chiesa di San Salvatore in Ognissanti viene fondata alla metà del secolo XIII dai frati Umiliati, un ordine religioso dedito alla lavorazione e al commercio delle stoffe. L’insediamento del convento sulle rive dell’Arno si motiva con l’esigenza di sfruttare l’energia idraulica per azionare le macchine necessarie alla lavorazione dei panni di lana. La posizione è strategica: in quel punto del fiume erano già state realizzate, all’inizio del Duecento, delle pescaie. Inoltre non distante sorge il ponte alla Carraia, costruito nel 1218 per alleggerire dal traffico l’unico ponte fino allora esistente, da quel momento chiamato Ponte Vecchio. L’insediamento degli Umiliati determina lo sviluppo del borgo e della piazza e la costruzione di nuovi mulini e di gualchiere sulla riva del fiume.

La chiesa e la piazza hanno perso l’aspetto medievale. Nel Cinquecento Cosimo I de’ Medici assegna il complesso religioso prima agli Scopetini, poi ai Frati Minori Osservanti e prendono avvio importanti lavori di ristrutturazione della chiesa. L’interno, pur conservando l’impianto architettonico gotico a una sola navata e con transetto rialzato, presenta una decorazione sobriamente barocca, così come barocca è la facciata, realizzata nel 1637 su progetto dell’architetto Matteo Nigetti.

IL GIARDINO DEI SEMPLICI DI FIRENZE

DATA DA DEFINIRE

Nelle nostre città si parla spesso di meravigliosi giardini, a Firenze per esempio si parla sempre del maestoso Giardino di Boboli, ma senza togliere niente a Boboli anche a Firenze ci sono molti altri Giardini che vale la pena visitare, uno di questi è sicuramente il Giardino dei Semplici.

Si trova nel cuore di Firenze, ed  è il terzo Orto Botanico del mondo per antichità, dopo quello di Pisa e di Padova.

Questo giardino fu una delle grandi opere volute dai Medici; in modo particolare da Cosimo I. Fu lui a volerlo, visto che nel XVI secolo l’interesse per lo studio del mondo naturale stava crescendo sempre più.

Fondato il primo dicembre del 1545, disegnato da Niccolò Tribolo e curato nella scelta delle piante dal medico e botanico, Luca Ghini, copre una superficie di circa 2 ettari e mezzo con alberi ad alto fusto e specie erbacee nelle aiuole del giardino detto dei semplici, cioè delle piante medicinali.

Nel 1800 il Giardino dei Semplici era luogo di ritrovo cittadino, il primo custode, o Semplicista, fu Luca Ghini cui seguirono Cesalpino, Micheli, mentre il cardinale Gian Carlo de’ Medici vi teneva feste notturne. Nel 1753 passò all’Accademia dei Georgofili e fu rinnovato con lo sciagurato taglio di alto fusti, da Ottaviano Targioni Tozzetti.

Le piante erbacee sono coltivate prevalentemente in vaso, sia in serra che all’aperto; le serre calde sono dotate di riscaldamento autonomo e controllato, e in alcune è allestito un fitotrone: con questo apparecchio costituito da una serie di camere ad aria condizionata sono riprodotti artificialmente climi e situazioni meteorologiche diverse per lo studio e la sperimentazione botanica.

Le collezioni sono incrementate ogni anno con nuove specie e gli esemplari vecchi sono rinnovati; le missioni organizzate nei luoghi di origine, sia in Italia che all’estero, sono una delle attività principali dei ricercatori e tecnici che lavorano all’Orto. Spesso sono anche richiesti agli altri Orti Botanici, i semi di piante su cui fare ricerca dal vivo. Ogni pianta è stata inserita in un elenco numerato con il nome scientifico della specie, 

Oltre al maestoso e antico Taxus baccata, velenoso e dioico, sono di rimarchevole importanza: l’esemplare di Quercussuber di dimensioni eccezionali, con tronco avvolto da un mantello di sughero di notevole spessore; la Metasequoia glyptostroboides, scoperta in uno degli ultimi esemplari viventi in Cina nel 1941 e oggi considerata un fossile vivente; Ginkgobiloba, l’unica specie rimasta delle Ginkgoaceae, con foglie caduche dalla singolare forma a ventaglio, pianta dioica che nel Giardino dei Semplici è presente sia nella forma maschile che femminile.

Altri alberi qui presenti sono meta di studiosi e visitatori da tutto il mondo sono: il cipresso calvo (Taxodium distichum) originario degli Stati Uniti sud-orientali, che vive in ambienti paludosi con radici superficiali e particolari strutture dette pneumatofori che trasportano l’aria alle radici sommerse; Zelkova serrata, nativa del Giappone e della Corea, che può raggiungere i 35 metri di altezza e apprezzata per il legno utilizzato in ebanisteria e la colorazione autunnale delle foglie.

E per concludere torniamo al nome: deriva dalla parola latina medicina simplex che indicare le piante che potevano essere utilizzate per scopi medicinali.

Il Giardino dei Semplici oggi è una sezione del museo di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Firenze.

Noi di Marginalia vorremo andarci insieme a voi

Per parlarvi della parte storica e dei personaggi che qui sono stati ed hanno lavorato e delle stupende piante in esso presenti raccontate da un arboricoltore,

chi è un arboricoltore? Un esperto di alberi.

Per Informazioni e Prenotazioni

Scrivere a: visiteguidate@associazionemarginalia.og

Oppure telefonare a 3664475991


Particolari del percorso all’interno del Giardino