8 Marzo Festa della Donna con Marginalia

Per l’8 marzo proponiamo un percorso dal titolo

Nobiltà d’animo e pensiero, tutte le donne intorno a Lorenzo il Magnifico

da Lucrezia Tornabuoni, Lucrezia Donati, Clarice Orsini a Maria Salviati

 

Percorso d’arte nella città di Prato per conoscere ed apprezzare un luogo davvero interessante; la chiesa di Santa Maria delle Carceri, spunto per parlare di donne. Donne teneramente legate al Magnifico Lorenzo e la città di Prato

 

Il percorso sarà guidato da uno storico dell’arte, tutti i partecipanti saranno muniti di auricolari per migliore ascolto.

Il percorso è adatto a tutti, nessuna difficoltà.

Seguirà apericena al ristorante Decanter sempre in Piazza delle Carceri

La serata è aperta a tutte le donne e tutti gli uomini che amano le donne.

 

Inizio Visita ore 19,40

Apericena ore 20,40

Fine serata ore 22 ca

Quota di partecipazione alla visita € 10,00 a persona

L’apericena sarà a parte

 

 

Prenotazioni-informazioni

visiteguidate@associazionemarginalia.org   iniziative@associazionemarginalia.org

tel 366 4475991329 3075760

 

Un po’ di storia

La chiesa di Santa Maria delle Carceri, fu realizzata in seguito alla visione di un bambino. Secondo la leggenda, in pratica, il bambino il 6 luglio 1484 vide animarsi l’immagine di una Madonna. La stessa era dipinta sulla parete delle carceri pubbliche di Prato. Perciò Lorenzo de’ Medici,  dette l’incarico a Giuliano da Sangallo di realizzare in quel luogo una basilica. Insomma fu così che l’architetto si ispirò alla Cappella dei Pazzi di Filippo Brunelleschi.

Dunque i lavori di edificazione si collocano tra il 1486 e il 1508. Il risultato é in perfetta linea con i canoni rinascimentali di ricerca delle proporzioni. Esternamente si presenta con una pura struttura a quattro bracci. Questi bracci sono sormontati da una cupola rivestita da una bicromia di marmi tipica dell’architettura locale. Infine il campanile verrà realizzato nel 1777-1780 da Giuseppe Valentini.

L’interno stupisce

per la centralità nell’intero contesto e per la luminosità delle  quattro vetrate realizzate nel 1491. Il tutto su disegno di Domenico Ghirlandaio. Nondimeno importante il fregio a festoni. Gli stemmi in maiolica bianca e azzurra della bottega di Andrea Della Robbia posto sulla trabeazione. Infine il raffinato altare maggiore in marmo bianco di Sangallo.
Infine sotto la sacrestia sono presenti alcuni locali seminterrati dell’antico carcere, oggi inglobati nell’edificio neocinquecentesco della canonica.

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