La Cappella Brancacci, visita agli affreschi dai ponteggi utilizzati per il restauro

NUOVE DATE DA STABILIRE

I Posti sono limitati solo 9 persone per volta sui ponteggi. Chi fosse interessato si può già iscrivere:

Il costo del biglietto ingresso, prenotazione, noleggio radio con auricolari per miglior ascolto e servizio guida

è di € 23,00 a persona

PRENOTAZIONI OBBLIGATORIE SCRIVENDO A:

Marginalia WHATSAPP 3664475991

OPPURE VIA MAIL: visiteguidate@associazionemarginalia.org

per salire sui ponteggi si consigliano scarpe comode

per entrare necessario green pass e mascherina

ALCUNE INFORMAZIONI:

La Cappella Brancacci, gioiello del Rinascimento con affreschi di Masaccio e Masolino situata nel cuore dell’Oltrarno di Firenze nella chiesa di Santa Maria del Carmine, sarà restaurata ma rimarrà aperta ai visitatori. La Cappella, chiusa al pubblico a dicembre per consentire l’allestimento del ponteggio riapre a febbraio e proprio grazie ai ponteggi i visitatori potranno ammirare per la prima volta da vicino capolavori come La tentazione di Adamo ed Eva, la Cacciata dal Paradiso Terrestre o il Pagamento del tributo.

Nel novembre 2020, si spiega in una nota, la Cappella, che fa parte dei musei civici fiorentini, è stata sottoposta a un primo monitoraggio che aveva messo in luce alcune criticità dal punto di vista della conservazione e la necessità di stabilizzare alcuni potenziali fenomeni di deterioramento presenti sul ciclo pittorico di Masolino, Masaccio e Filippino Lippi oltre che eseguire un generale controllo sulla stabilità dell’intero ciclo pittorico il cui ultimo restauro risale a oltre trenta anni fa.

I lavori dureranno un anno e rientrano in un programma di ricerca e valorizzazione messo a punto da Comune e la Soprintendenza.

“Poter quasi toccare gli affreschi della Cappella Brancacci, di solito visti solamente dal basso verso l’alto è davvero emozionante – ha commentato il sindaco e assessore alla cultura Dario Nardella – e nei prossimi mesi visitatori e turisti potranno approfittare di questa opportunità davvero unica. L’alternativa, ovvero chiudere la Cappella Brancacci per tutto il tempo del restauro, ci pareva un danno davvero grande, soprattutto dopo il prolungato periodo di lockdown per i nostri musei a causa del Covid”. 

Di proprietà della famiglia Brancacci

fin dalla fine del Trecento, la Cappella fu impreziosita dal ciclo di affreschi sulle Storie di San Pietro, protettore della famiglia, commissionati da Felice, ricco mercante della seta, alla bottega di Masolino da Panicale e Masaccio a partire dal 1423. Masolino e Masaccio vi lavorarono fianco a fianco ma a causa della partenza del primo per l’Ungheria e del secondo per Roma, nel 1427 gli affreschi rimasero incompiuti. In seguito all’esilio del Brancacci (1436), caduto in disgrazia per le sue simpatie antimedicee.

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